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In Ticino manca almeno un miliardo di franchi!

Entrata in vigore all’inizio del 2008, fra gli scopi della Legge federale sulla perequazione finanziaria e la compensazione degli oneri (Lpfc), vi sono il rafforzamento dell’autonomia finanziaria dei Cantoni e la riduzione delle disparità tra i Cantoni. Scopi nobili che però mal si applicano con la realtà dei fatti e la virtuosità politica intrapresa da alcuni Cantoni. Quest’ultima fa però rima con spese e investimenti. Di esempi ve ne sarebbero molti, ma limitiamoci a due: la formazione superiore, con l’insediamento di Università e Scuole universitarie professionali (Sup) e la lunghezza della rete stradale cantonale. Se i Cantoni di Berna, San Gallo, Friburgo, Neuchâtel e Ticino hanno sul proprio territorio sia l’Università che la Sup, nei Grigioni e in Vallese vi è solo la Sup. In molti altri Cantoni non ci sono né Università né Sup. Il Ticino per sostenere Università e Sup spende circa 50 milioni di franchi all’anno. Anche le strade cantonali sono fonte di importanti spese e investimenti. In Ticino, la rete stradale cantonale misura oltre 1’000 chilometri e la spesa annua è di circa 50 milioni di franchi per la sua manutenzione. Il Cantone Grigioni, con 1'300 chilometri, ha una rete stradale cantonale leggermente maggiore a quella del Ticino mentre San Gallo (655 chilometri), Friburgo (630 chilometri) e Neuchâtel (370 chilometri) dispongono di una rete stradale cantonale nettamente inferiore a quella ticinese e di conseguenza necessitano di meno risorse per la loro manutenzione. Per contro, Berna (con 2'000 chilometri) e Vallese (con 1'600 chilometri) dispongono di una rete stradale cantonale maggiore a quella ticinese.

Sono solo due esempi che evidenziano da un lato la virtuosità di alcuni Cantoni (con Università e Sup) e dall’altro la necessità di sostenere specifici oneri (in funzione della lunghezza delle strade cantonali). Da questi esempi si può affermare che il Ticino sarebbe ai primi posti di questa “classifica” che considera unicamente la formazione superiore e la lunghezza della rete delle strade cantonali (fra l’altro, con oltre 1'000 chilometri, il Ticino è fra i Cantoni con la rete stradale cantonale più lunga in Svizzera).

Questi sette Cantoni ci permettono di tracciare un paragone degli effetti dell’attuale perequazione federale sulle rispettive finanze cantonali. Negli ultimi sei anni (2020-2025), il Ticino ha incassato 404 milioni di franchi dalla Confederazione per la perequazione. Un valore nettamente inferiore rispetto a quanto hanno incassato gli altri sei Cantoni: Berna ha ricevuto 6,7 miliardi, il Vallese circa 5 miliardi, Friburgo 3,2 miliardi, San Gallo 2,2 miliardi, Neuchâtel 1,6 miliardi e Grigioni 1,5 miliardi. La differenza minore, a sfavore del Ticino, la si riscontra con il Cantone Grigioni: oltre un miliardo di franchi in meno per il Ticino! Quella fra Ticino e Neuchâtel è di 1,2 miliardi e addirittura di 4,5 miliardi franchi quella fra il Vallese e il Ticino. Naturalmente sempre a nostro sfavore! Si tratta di valori molto importanti che si fanno sentire sulle casse del nostro virtuoso Cantone. Ma allora cosa fare? È chiaro che il tema è federale, ma è anche chiaro che l’attuale impostazione della perequazione finanziaria deve assolutamente essere rivista al più presto! In particolare le variabili considerate per la compensazione degli oneri (valori geotopografici e sociodemografici) sono ultra obsoleti e il miliardo annuo messo a disposizione dalla Confederazione, che occorrerà aumentare affinché possa incarnare meglio il concetto di oneri, dovrà essere ripartito anche sulla base di altri parametri in grado di considerare la virtuosità politica intrapresa o meno dai Cantoni. Il federalismo, che sostiene il pilastro della nostra Confederazione, con questo modello di perequazione sta perdendo gran parte della propria sostanza!