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Snl chiede il gioco di squadra

(Ti-Press)

Ho letto con attenzione il recente contributo sulla Regione di Emanuele Bertoli.

Comprendo il valore dell’impegno che l’ex consigliere di Stato ha sempre dimostrato nei confronti del territorio e delle persone che vi lavorano, e proprio per questo sento la responsabilità di offrire qualche elemento di contestualizzazione, a beneficio di una comprensione più completa della situazione.

Snl ha sempre rispettato gli obblighi previsti dai Contratti collettivi di lavoro, (...)

(...) assicurando al proprio personale condizioni in linea con gli standard di settore e con le disposizioni federali. Parlare di atteggiamenti “paternalisti” o di “visione antica” ci pare non solo ingeneroso, ma anche fuorviante rispetto a un percorso che ha visto Snl investire molto in innovazione, sostenibilità e modernizzazione del servizio.

Vorrei ricordare che nel 2017, nell’ambito dei lavori ministeriali italo-svizzeri e in collaborazione con Ggnl (l’Ente di Gestione governativa della navigazione sui Laghi Maggiore, Garda e Como) Snl elaborò una visione e un progetto per sviluppare la navigazione sui laghi Maggiore e Ceresio, moderni e lungimiranti, che sfociarono in un piano industriale al servizio dei territori del Locarnese e del Luganese.

In merito alle cifre citate da Bertoli – i 150’000 franchi del Consiglio di Stato e i 50’000 della Città di Locarno – è importante precisare che tali importi furono destinati esclusivamente ai collaboratori attivi sul Lago Maggiore e non coinvolsero, né sostennero in alcun modo, la navigazione sul Ceresio né Snl come azienda. Quei fondi furono erogati con l’obiettivo – legittimo dal punto di vista politico – di far cessare lo sciopero, sostenendo chi allora si opponeva al passaggio sotto un nuovo datore di lavoro.

Snl, non coinvolta nella decisione, espresse da subito perplessità su questa forma di intervento, che rischiava di generare disparità e tensioni tra i dipendenti attivi sull’uno e sull’altro lago. Ed è proprio su questo percorso che ci conforta oggi il sostegno della nostra squadra: molti dei collaboratori che nel 2017 scioperarono, oggi sono al nostro fianco.

Sono stanchi di vedere il proprio lavoro costantemente messo in discussione sui giornali, nonostante l’impegno quotidiano e la professionalità con cui garantiscono un servizio essenziale al territorio. È anche grazie a loro se Snl è riuscita a superare fasi difficili e a guardare con fiducia al futuro.

Nel frattempo abbiamo continuato a investire, anche quando sarebbe stato più semplice limitarsi a gestire l’esistente. Ne sono prova le recenti operazioni sulla flotta, come l’elettrificazione della MN Ceresio 1931, e le nuove infrastrutture, tra cui il pontile centrale di Lugano, dotato di ricarica rapida da 1.5 MW.

Dispiace che, nel dibattito pubblico, trovi spazio un episodio come il ritardo di 9 giorni nella manutenzione del pontile di Magadino, dovuto alla necessità di costruire ex novo dei pezzi speciali non più disponibili sul mercato, senza che venga riconosciuto il lavoro costante e gli investimenti strutturali che Snl ha portato avanti per offrire un servizio moderno, efficiente e sostenibile.

La realtà è che, da soli, non possiamo farcela. Il Verbano e il Ceresio hanno bisogno di una regia coordinata e lungimirante, capace di superare le complessità diplomatiche tra Stati e rilanciare una mobilità sostenibile per i cittadini, i pendolari e i turisti. Snl ha dimostrato di voler e saper fare la sua parte, ma non può portare il peso del sistema in solitaria. C’è finalmente bisogno di un gioco di squadra!

Concludo dicendo che se oggi ci troviamo ancora una volta a discutere di navigazione è perché – come lo stesso Bertoli ha scritto – “il Locarnese meriterebbe di meglio” e, aggiungo, anche il Luganese meriterebbe di meglio.

Su questo siamo pienamente d’accordo!

La speranza è quindi che si possa tornare a costruire insieme, con rispetto e spirito collaborativo, quel “meglio” che tutti auspichiamo.