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Campra e la necessità di migliorarne l’attrattiva

Gerardo Rigozzi
(Ti-Press)
30 giugno 2025
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Buone notizie sull'andamento della Centro sci nordico Campra Sa: nonostante i vari problemi da affrontare e risolvere, l'attività appare in crescita, come annunciato durante l'assemblea degli azionisti. Inoltre sembra che ci sia ora, fra i diversi attori in gioco, una buona intesa verso la conduzione di un centro che merita la dovuta attenzione, non solo perché l'ente pubblico vi ha investito parecchi soldi, ma soprattutto perché la plaga del Lucomagno, una regione fra le più belle della Svizzera, offre un paesaggio incantevole durante tutte le stagioni, e una ricchezza biologica e geologia variegata del tutto particolare.

La storia del centro nordico è indissolubilmente legata alla storia dello Sci club Simano, nonché agli inizi della pratica dello sci di fondo in Val di Blenio durante gli anni 30. Lo Sci club – sorretto dalla guida lungimirante di Marino Vanzetti e dei suoi collaboratori – decise nel 1973 di creare qualcosa di nuovo nella regione del Lucomagno, in particolare nella conca di Campra, di incomparabile pregio naturalistico. Il seguito è storia di alti e bassi, ma di sicura valenza sportiva: il centro ha acquisito negli anni il dovuto riconoscimento nazionale e internazionale con manifestazioni agonistiche di grande rilievo.

Ora lo Sci club Simano organizza ancora delle gare di fondo di rilievo e offre delle piste di sicuro richiamo. Tuttavia i tempi sono cambiati e la nuova utenza non si accontenta più della sola pratica del fondo. Non solo, ma le stesse potenzialità della regione richiedono delle attività che si articolino durante tutto l'anno. Questo è l'imperativo della Sa presieduta da Fabio Käppeli, in carica da un anno. Non bastano gli investimenti infrastrutturali: il rifacimento della facciata dello stabile sportivo è sicuramente necessario; ma il campo di ghiaccio dev'essere consolidato e utilizzato adeguatamente sia in inverno, sia in estate con attività varie.

Occorrono però nuove iniziative di richiamo e nuove possibilità di praticare sport diversi durante tutto l'anno, inserendo il Centro di Campra nel contesto straordinario di tutto il Lucomagno. Lo sport oggi non è più solo spettacolo, soldi e competizioni di alto livello, ma anche pratica in altri ambiti più popolari, ecologici e di integrazione. I gestori delle varie società dovranno riflettere attentamente su questi cambiamenti in atto, e farsi maggiormente interpreti delle esigenze delle nuove generazioni e dell’evoluzione del concetto stesso di sport: non più solo rivolto agli atleti e alle competizioni, ma come fenomeno sociale che richiede soluzioni creative di ampio respiro.

Il Comune di Blenio potrebbe aiutare il centro nordico oltre l'investimento necessario di fondi, per esempio investendo le dovute risorse per effettuare una vera e propria animazione locale dell'alta Valle di Blenio. In tal modo Campra verrebbe situata in una rete di iniziative di richiamo, suscettibili di attrarre persone interessate. Il successo dell'area attorno al Centro Poli di Olivone è solo il preludio a un disegno più ampio che poggia sull'attrattiva impareggiabile del Lucomagno.

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