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L’importanza di capirsi

Il mondo accademico ha la vocazione di aiutare a chiarire gli aspetti pluridimensionali di questi fenomeni migratori. Di fronte alla complessità dei flussi migratori, gli approcci unilaterali per regolare le migrazioni appaiono sempre più inefficienti. Gli Stati, molto gelosi della loro sovranità in questo ambito, sono sempre più consapevoli che soltanto un’azione concertata a livello internazionale può portare a soluzioni costruttive, accettabili dal Paese di origine, da quello di transito a quello di destinazione – i quali talvolta tendono a confondersi – e dagli emigranti stessi. In materia di politica migratoria occorre sviluppare partenariati che cerchino di tener conto delle preoccupazioni e dei vari interessi delle nazioni interessate. I flussi migratori hanno dimensioni internazionali. Misure difensive prettamente nazionali, i cui effetti si limitano al territorio di un solo Paese, sono insufficienti per controllare questo fenomeno complesso. Congiuntamente alle iniziative politiche, che hanno dato luogo a numerose consultazioni regionali e nazionali, gli studi accademici condotti su ciò che in inglese viene definito con l’espressione “migration-development nexus” si moltiplicano. Tali studi permettono di meglio prendere in considerazione le conseguenze dei movimenti migratori sui Paesi di origine e di accoglienza e comprendere, in tutta la sua complessità. L’impatto dello sviluppo in termini di migrazioni Sud-Nord. Una delle premesse essenziali affinché i rapporti migliorino e quel dialogo si apra, sta nell’accettazione e nella comprensione della nostra realtà da parte di coloro che vengono da fuori e scelgono di vivere in questo Paese. È uno sforzo che essi devono compiere, una “strettoia” indispensabile e obbligatoria. Le visioni della cooperazione allo sviluppo e della politica migratoria possono così sembrare antagoniste nel passato, e continuano a esserlo in una prospettiva focalizzate sul futuro immediato. In compenso, tali visioni divergenti possono accordarsi, a condizione di adottare un approccio di sviluppo sostenibile. Oggigiorno si contano circa 232 milioni di migranti nel mondo. La mondializzazione e la liberalizzazione dei flussi commerciali fanno della mobilità umana un fenomeno particolarmente complesso, che riguarda tutti i continenti. Le frontiere fra migranti politici ed economici, migrazione interne ed esterne. Paesi di partenza e Paesi di accoglienza si sono disgregate. Spesso rivelatori di ineguaglianze strutturali, gli spostamenti delle popolazioni sono fonte di tensioni politiche e danno luogo a una diversità di interventi, da parte di molteplici istituzioni, che rendono difficile ogni tentativo di governo globale.