‘Il modello proposto dal comitato Rabadan è vecchio e patriarcale’
Non è uno scherzo di Carnevale né un frammento di cronaca medievale: è il comunicato ufficiale della Società Rabadan. Nero su bianco: “Il nuovo Re sceglierà la Regina, la quale a sua volta designerà le Damigelle”. La notizia di un bando di concorso per diventare Re ci fa sorridere: un concorso pubblico per incoronare un monarca del Carnevale. Ci chiediamo sempre sorridendo se hanno coinvolto perlomeno i sindacati per un contratto di lavoro dignitoso. Ma leggere che sarà il Re a scegliere la Regina ci fa rabbrividire. Ora, noi amiamo profondamente il Carnevale. È una delle feste popolari più divertenti, di libertà, di sovversione e di creatività. Ma è anche il regno in cui ci si prende gioco dell’autorità, non in cui la si riproduce.
Eppure il modello proposto dal Rabadan è vecchio e patriarcale: prima il Re, poi la Regina, poi le Damigelle. Una gerarchia che stabilisce che le donne non scelgono, ma vengono scelte. Un’impostazione binaria – contestata anche da molte persone sul web – che non contempla altre possibilità: due Regine, due Re, una Regina sovrana. E allora ben venga la proposta di Chiara Beltraminelli, che si è candidata pubblicamente come Regina. Un gesto semplice ma rivoluzionario: dire “io ci sono”, senza aspettare di essere scelta. Noi la sosteniamo con convinzione, perché un regno della Regina è possibile, ed è urgente che le donne rivendichino uno spazio di rappresentanza senza dover aspettare il via libera di un Re.
Noi continueremo ad amare il Carnevale, con i suoi coriandoli, le sue notti infinite e la sua capacità di farci ridere, ballare e cantare. Ma proprio per questo crediamo che il Rabadan debba mettere in discussione anche i suoi simboli, soprattutto nel 2025. Allora sì che sarebbe una festa davvero inclusiva, capace di rappresentare tutte e tutti. Eppure la società del Rabadan crede di organizzare una festa inclusiva già ora con questa proposta arcaica e per nulla rivoluzionaria. Noi sosteniamo Chiara, la nostra regina, e sosteniamo che potrà scegliere lei il suo Re o la sua Regina o di essere la Regina indipendente. Questo sì che rende veramente il Rabadan inclusivo. W il Rabadan e la sua Regina.