Negli ultimi vent’anni i premi di cassa malati sono più che raddoppiati. Solo negli ultimi tre anni sono cresciuti del 30%, mentre salari e pensioni sono rimasti quasi fermi. In Ticino la situazione è ancora più grave: abbiamo i premi più alti della Svizzera e i salari più bassi. Una combinazione devastante per il potere d’acquisto delle famiglie e del ceto medio. E tra poche settimane verranno annunciati i premi 2026 – spero di venir smentita, ma tutto preannuncia un ulteriore aumento. Non possiamo più aspettare: è ora di agire.
Perché la gente è stanca. Stanca di rinunciare a una cena fuori o a una vacanza per riuscire a pagare i premi. Stanca di vedersi sfilare centinaia di franchi ogni mese. Stanca di sentirsi dire che “è colpa di Berna” e che “non si può fare niente”. Perché qualcosa si può fare: l’iniziativa per il 10% introduce finalmente un tetto massimo affinché nessuno dovrà pagare più del 10% del proprio reddito disponibile per i premi di cassa malati. Si tratta di rafforzare un sistema che esiste già, quello delle riduzioni individuali dei premi (Ripam, i cosiddetti sussidi), senza creare nuova burocrazia.
Oggi in Ticino 218’209 persone, cioè il 61% della popolazione, spendono più del 10% del proprio reddito disponibile per pagare i premi. Sono famiglie, pensionati, persone sole: siamo noi. Un esempio tra tanti: una coppia di pensionati con l’Avs massima e una piccola casa di proprietà comprata con i sacrifici di una vita di lavoro. Hanno un reddito disponibile di 80’000 franchi e oggi pagano il 18% in premi: con l’iniziativa avrebbero un beneficio di 6’200 franchi all’anno!
In queste settimane si parla tanto del costo dell’iniziativa stimato a 300 milioni di franchi, dimenticandosi un aspetto centrale: questi soldi oggi li pagano già le famiglie, ogni mese, superando la quota limite del 10%. L’iniziativa non crea nuovi costi: li redistribuisce in modo più equo. È una scelta politica: vogliamo continuare con l’attuale sistema ingiusto dei premi pro capite, in cui il manager di una banca paga quanto chi lavora nelle cure ospedaliere o nell’edilizia? Oppure vogliamo un sistema più solidale, che protegga davvero la popolazione, facendo un primo passo verso i premi in base al reddito?
Il 28 settembre abbiamo la possibilità di dire basta a questo sistema. Di proteggere le persone e il loro potere d’acquisto. Di introdurre una regola semplice e chiara: nessuno deve pagare più del 10% del reddito disponibile per i premi. Votiamo Sì il 28 settembre all’iniziativa per il 10 per cento.