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Giustizia a Chiasso?

Come ampiamente riportato dai media del cantone, alla fine di gennaio i capi gruppo del Consiglio comunale di Chiasso hanno lanciato una petizione con lo scopo di portare all’attenzione del governo e del parlamento cantonali una valida alternativa dove insediare il Palazzo di giustizia ticinese o parte di esso. Il tutto in un contesto che vede le autorità cantonali alla ricerca di una soluzione dopo la bocciatura in voto popolare dell’acquisto dello stabile Efg a Lugano. Un’iniziativa nata in modo trasversale ai vari gruppi politici, che nel frattempo ha anche ottenuto il sostegno da parte di diverse autorità comunali del Mendrisiotto. È risaputo che negli ultimi decenni il distretto ha visto ridursi notevolmente il numero dei posti di lavoro legati alle Regie federali, così come degli impieghi cantonali. La rivendicazione di posti di lavoro pubblici è dunque più che legittima, considerando anche la delocalizzazione di alcuni servizi cantonali al di fuori delle città di Lugano e Bellinzona, a beneficio di altri distretti. La proposta della petizione di considerare anche lo stabile ex CS a Chiasso, nel frattempo rimasto vuoto, per insediarvi la giustizia ticinese o parte di essa, è dunque una rara occasione per rivendicare in modo concreto una maggiore considerazione da parte del Cantone per il Mendrisiotto. Ma non solo. Come spiegato in modo chiaro dall’avv. Galfetti nel suo contributo sul CdT del 5 febbraio, la dislocazione di alcuni settori della giustizia non solo è opportuna, ma addirittura auspicabile. Dunque perché non considerare anche Chiasso e il Mendrisiotto per valutarne l’idoneità? Ai parlamentari del Mendrisiotto di tutti i partiti il compito di difendere e sostenere questa proposta a livello di politica cantonale. Ma anche la popolazione del distretto può fare la sua parte! Maggiore sarà il numero di adesioni alla petizione, maggiore sarà l’impatto del segnale che sarà inviato a Bellinzona! È per questo che invito tutte le cittadine e i cittadini del Mendrisiotto a sottoscrivere la petizione, sia in forma elettronica, o firmando l’apposito modulo. Missione impossibile? Di sicuro un’opportunità eccezionale. E se la proposta non verrà presa in considerazione, il CdS dovrà quanto meno motivare la propria decisione alla popolazione del Mendrisiotto.