Eccoci già alla nuova frittata leghista. È bastato il Centro con la sinistra e i piccoli partitini (che taluni ritenevano ininfluenti) per buttare all’aria i 10 milioni di tagli ai sussidi della cassa malati. A uscirne con le ossa rotte, in primis, sono la Lega – che ora frigna – e il Plr. E il Picca? Un’altra tranvata secca sulle corna. Vuoi che magari il coordinatore ombra (che altri non è che l’abominevole uomo mascarato di Quinto) abbia tirato la cordicella sbagliata? Ed eccolo il sostegno ai “noss gent” che fanno fatica non solo a tirare a fine mese ma anche a sopravvivere. E sì che si voleva che fossero altri a impersonificare il PT (partito e giornale delle tasse!) e la difesa ai più deboli. E acclarato che alla Lega ultimamente non ne va più bene una nemmeno a caso, si aggiunge la lesa maestà del Claudio Zali, che per farsi una sana pubblicità si impegola in processi dai quali – a prescindere – ne uscirà anche lui con le ossa rotte. E con questa trovata aggiunge un’altra oleosa patacca sulla cravatta dopo i fallimenti della Lia, della circonvallazione di Agno (con un altro sorpassino da 200 milioni di soldini nostri), della Legge Edilizia, del Tram Treno, della Tassa di collegamento, del collegamento A2-A13, della scheda R6, per finire con il Parco Nazionale del Locarnese. Un gran bel quadro vero? Un amico imperterrito e ferreo credente leghista sostiene che in politica – errori a parte – si deve pur sostenere e credere a chi gestisce il benessere collettivo. Sì, gli abbiamo risposto, un po’ come credere che Monica Lewinski sotto la scrivania dell’ufficio ovale di Bill Clinton, gli stava riallacciando le stringhe alle scarpe. Buon ultimo apprendiamo che da Via Monte Boglia il padre priore della politica assieme al “trota” interrogano il governo sulla crisi del Cantone e su cosa intenda attuare per risolvere il problema. Noi un’idea l’avremmo parafrasando il buon Nano: Certi politici Föö di ball!