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A Gaza si continua a morire, anche di fame!

È di domenica 27 aprile 2025 un ulteriore appello di Philippe Lazzarini, Commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione del profughi palestinesi (Unrwa) sulla tragica situazione umanitaria a Gaza. Egli ci ricorda per l’ennesima volta (e lo ricorda a tutto il Mondo) che da mesi ormai “the Government of Israel continues to block the entry of food and other basics”. Aggiunge anche che “calls to bring in supplies are going unheeded”. Penso che non siano necessarie traduzioni: in poche parole a Gaza la popolazione palestinese sopravvissuta ad altre atrocità sta morendo di fame, specialmente i bambini. Cibo e altri prodotti di prima necessità, fra cui i medicinali, non possono entrare a Gaza. Non è necessario sottolineare l’autorevolezza, la competenza e l’impegno di Philippe Lazzarini, svizzero, da anni attivo nell’ambito umanitario a livello mondiale, né tantomeno mettere in dubbio la veridicità delle sue parole, confermate (se fosse necessario) anche da Medicins sans Frontières, Safe the Children, Croce Rossa, Unicef, Amnesty International, Human Rights Watch e tante altre organizzazioni umanitarie che stanno cercando di salvare vite a Gaza e documentate anche dagli ormai pochi giornalisti rimasti. Eppure nulla si muove, nessuno ne parla. Nessun appello dalla Berna federale affinché la situazione si sblocchi e gli aiuti umanitari arrivino a chi ne ha bisogno. Già, il nulla più totale da coloro che dovrebbero invece ascoltare non solo Lazzarini ma anche la voce di tutti noi che desideriamo solo pace, giustizia, umanità e rispetto per un popolo da decenni oppresso e massacrato.