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Minori e perizie: sistema a rischio

Nel sistema di tutela minorile, le perizie psicologiche orientano in modo decisivo l’affidamento dei minori e la gestione delle crisi familiari. Tuttavia, troppo spesso l’esperto opera in assenza di un controllo effettivo. Chi valuta la sua idoneità? Chi verifica che le sue conclusioni siano fondate, imparziali e metodologicamente corrette? Una perizia distorta può deviare l’intero giudizio, con effetti irreversibili. E se tali distorsioni si ripetono e restano impunite, il problema non è più l’errore: è un sistema che si autoassolve, anche a costo di sacrificare i più vulnerabili.

Casi concreti parlano chiaro: periti non adeguatamente qualificati, privi di competenze certificate, che omettono elementi chiave o negano l’accesso ai protocolli. Le ripercussioni sui minori possono essere gravi e durature. Quando il sistema tollera queste anomalie, abdica al suo dovere primario: garantire protezione e giustizia. Serve una revisione urgente dei criteri di nomina e vigilanza degli esperti forensi: formazione specialistica obbligatoria, registro pubblico e responsabilità diretta dell’autorità giudiziaria. Il superiore interesse del minore non può dipendere dall’arbitrio tecnico di un singolo perito. Servono garanzie. Serve rigore. E serve adesso.