laR+ Lettere dei lettori

Elisa (1998-2025)

5 giugno 2025
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Come quasi tutti i pomeriggi, dopo la scuola, i ragazzi si ritrovano per fare la partitella. Oggi il campetto era più verde del solito, la generosità degli acquazzoni degli ultimi giorni aveva fatto crescere l’erba anche fra i pali delle porte. Marco, che tutti chiamano Yann, è da quando aveva cinque anni che fa il portiere. È abile nei tuffi e nelle uscite su corner, ma non riesce mai a passare la metà campo quando fa le rimesse. Ma oggi, per la prima volta, è riuscito ad arrivare fino all’area della squadra avversaria con le rimesse. Viktor invece ha sempre sognato di fare il centravanti, gli piace fare i goal. È tecnicamente abile con i piedi, ha un dribbling veloce e imprevedibile e un tiro preciso. Nelle ultime quattro partite ha segnato sei goal. Non è però mai riuscito a fare un goal di testa; quando salta chiude gli occhi e non vede la palla. Oggi ha fatto la doppietta; due goal di testa su corner. Abdul, che ha un cugino che gioca nella prima squadra, ha la visione del gioco e fa i lanci lunghi. Domina il centrocampo, e rubagli la palla è molto difficile. Non è mai riuscito a fare un goal, ma oggi, da fuori area, ha messo la palla proprio all’incrocio, dove i ragni tessono la tela. Più in là c’è la pista da skate, lì a nessuno piace il calcio. Lì si fanno i salti e le acrobazie che per gli addetti ai lavori si chiamano trick. Lì non c’è l’erba, ma ci sono le half-pipe di cemento colorato. Matteo ha uno skate con le ruote blu. Non è da molto che pratica lo skate e non è mai riuscito a fare un’acrobazia. Oggi per la prima volta ha fatto un “ollie”, un salto in cui si solleva la tavola da terra con le mani mantenendo i piedi attaccati allo skate. Demis è uno degli esperti dello skate. Quando parte lui tutti si mettono a guardarlo. Non era mai riuscito a fare un hardflip; un’acrobazia molto difficile che consiste nel far ruotare la tavola da skate in aria con il tallone del piede. Oggi ci è riuscito per la prima volta. Il cielo sopra la Val Colla è scuro, minaccia temporale. Dall’altra parte, sopra il Malcantone, una forte luce trapassa le nuvole e proietta l’ombra nitida dei platani con le cortecce maculate. C’è silenzio. È il silenzio di Elisa che si è addormentata per sempre, ma che è riuscita a sentire i ragazzi e a trasmettergli quell’energia necessaria per fare la rimessa lunga, il goal di testa, l’ollie e l’hardflip. È la luce di Elisa, che illuminerà sempre la vita degli altri.