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Ancora su informazione e guerre

18 giugno 2025
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Al dibattito in corso su chi informa e su chi viene informato sulle guerre di adesso, potrebbe essere utile fermarsi anche su un episodio come questo: nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 giugno, l’esercito russo bombarda l’Ucraina, con più di 500 ordigni (450 droni e 40 missili, da un’altra fonte sonora); 5 i morti, di cui 3 a Kharkiv, nell’attacco più pesante dall’inizio della guerra secondo il sindaco. Di altri effetti di quei 490 esplosivi non veniamo a sapere niente, per cui restiamo con questa conclusione: efficacia russa (anche nel confronto con bombardamenti altrove), zero.

Il binomio attacco russo-numero di vittime (regolarmente allargato al terzo elemento, gli edifici residenziali, ma non a contraerea e detriti) è un luogo ricorrente, ormai un riflesso condizionato della da noi dominante info militante, di sostegno all’Ucraina. Si dovrebbe invece dire e sapere cosa stia succedendo là, a questa stessa Ucraina.