Il valore locativo è un furto. Il valore locativo è immorale. È un furto poiché aggiunge alle nostre entrate reali un reddito fittizio, che fa aumentare l’imponibile e di conseguenza l’aliquota di tassazione.
È un furto istituzionalizzato da quasi un secolo, un provvisorio che come molti provvisori ha finito per diventare permanente. Ho comprato casa quarant’anni fa. Per quarant’anni ho pagato interessi ipotecari e quando potevo un po’ di ammortamento (sarà un caso che quando in Svizzera chiediamo hai la casa? rispondono, no è della banca). Oggi ho quasi estinto il debito. “Bravo!” dirà qualcuno, ma da piccolo mi hanno insegnato che i debiti non sono buona cosa e vanno onorati; voglio attenermi a quell’insegnamento anche se qui chi restituisce un prestito viene penalizzato. Ora ogni anno mi attribuiscono 15’000 franchi di incasso dallo spirito santo mentre sul fronte della deduzione per interessi non c’è più che qualche centinaio di franchi proprio perché con un po’ di fatica ho restituito alla banca buona parte del prestito. Questa è secondo me fiscalità psichiatrica. Anche perché l’abitazione di proprietà viene già tassata sulla sostanza.
Il valore locativo è altresì immorale, poiché disincentiva dal restituire il debito trasferendolo ai figli. Spese di manutenzione? Sono minime e ovviamente non comprendono quelle di miglioria che spesso sono la maggior parte e non sono deducibili. Molto ci sarebbe ancora da dire su questo balzello ingiusto che non esiste altrove nel mondo e che finalmente governo e parlamento propongono di abolire. Da qui un Sì convinto. Mi fermo con un rammarico, quello di vedere il mio partito, il Ps, proporne il mantenimento con argomenti a mio avviso risibili. Un recente sondaggio Ssr ha poi mostrato che la maggior parte di chi vota socialista vuole abolire il valore locativo, consapevole che per il socialismo fondamentali sono sempre stati l’avere una casa e un lavoro.