Auto e moto

Mercedes G 580 EQ: inarrestabile anche a corrente

La potente versione elettrica esalta le capacità in off-road e non rinuncia alle prestazioni, ma l'autonomia non è il suo forte

Dettagli minimi caratterizzano la versione elettrificata della Classe G a cinque porte, che conserva tutto il fascino senza tempo delle sue forme votate all’essenzialità
19 maggio 2025
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L’elettrica che non ti aspetti prende le sembianze nientemeno che di una tra le icone del fuoristrada “vero” nonché uno tra i più desiderati status symbol nelle immancabili versioni AMG sfoggiate nei centri cittadini. È infatti proprio la Classe G di Mercedes a debuttare anche con una motorizzazione elettrica, che già dando un primo sguardo alle sue caratteristiche tecniche non sembra però essere un mero esercizio d’immagine.

Sono infatti ben quattro i motori elettrici, ciascuno montato a ridosso di ogni ruota e completato di una doppia velocità di funzionamento per replicare l’effetto dei rapporti ridotti, una scelta che aggiunge inoltre inedite funzionalità che possono tornare utili sui terreni più angusti, come vedremo, senza dimenticare le prestazioni su asfalto che conservano capacità altrettanto fuori dell’ordinario.

Esternamente, la Classe G EQ mostra la propria particolarità tecnica in modo minimalista, passando quasi inosservata: sono giusto lievi finiture lungo le fiancate insieme alle pinze freno in tinta blu a “tradire” la sua natura elettrica. Di per sé, il modello conserva il fascino di sempre, non solo come status-symbol, ma per le sue linee essenziali e senza tempo pensate all’origine per un fuoristrada puro, pratico ed efficace, senza fronzoli. Il contrasto con gli interni lussuosi e curati come pochi diviene così ancora più forte e allo stesso tempo intrigante.

Non meno di carattere appare la guida, anche se con alcuni “distinguo”. Il processo di elettrificazione non è stato sfruttato per reinterpretare la Classe G in una veste più docile e “urbana”, come ci si potrebbe aspettare. Al contrario, pure questa variante a batteria conserva tutta l’esuberanza – a tratti persino eccessiva – delle versioni convenzionali più performanti marchiate AMG. Anche nella modalità di marcia più confortevole le imperfezioni del manto stradale si fanno avvertire più del dovuto nell’abitacolo, a causa della risposta delle sospensioni poco uniforme tra avantreno e retrotreno con quest’ultimo, a ponte rigido, poco armonioso in fase di estensione. Alle andature autostradali emergono quindi i fruscii aerodinamici mentre in città l’ampio raggio di sterzata non la rende tra le vetture più maneggevoli, sebbene gli ingombri esterni siano ben percepibili grazie alla semplicità delle sue forme. Le sue radici da fuoristrada puro, insomma, hanno il loro impatto.

Tornando al motore, la potenza e ancor più la coppia motrice consentono un’accelerazione bruciante, da sportiva, risultando però quasi sovrabbondanti quando si cerca di sfruttarli tra le curve, con l’elettronica chiamata a fare gli straordinari per assicurare una motricità ottimale. La Classe G non nasce certo per aggredire la strada, e in effetti rollio e beccheggio particolarmente pronunciati, come pure uno sterzo non particolarmente pronto e trasferimenti di carico piuttosto lenti, non invogliano a farlo. Va però detto che non appena si affronta un percorso guidato, anche senza correre troppo, il consiglio è comunque quello di selezionare la modalità “Sport” per affrontare con maggiore naturalezza le curve in successione. Le sospensioni diventano in questo modo un po’ più rigide ma anche più controllate, in particolare sulle sconnessioni, mentre lo sterzo guadagna in progressione e qualità di risposta. Forzare la mano risulta però controproduttivo, anche perché ci si accorge ben presto che la massa superiore alle tre tonnellate comporta una notevole sollecitazione degli pneumatici. Al netto di ciò, vanno lodati i controlli elettronici i quali svolgono un lavoro egregio, poiché anche nelle manovre d’emergenza gli interventi assicurano stabilità e direzionalità senza far percepire alcunché del loro intervento.

La massa e l’aerodinamica tutt’altro che filante influenzano ovviamente anche i consumi di corrente: nonostante la batteria sia notevole in termini di capacità (116 kWh), l’autonomia effettiva risulta piuttosto modesta. Percorrendo solo autostrada si superano di poco i 200 km, mentre su percorso misto si possono raggiungere – con guida attenta – i 350 km. In fuoristrada, i quattro motori elettrici indipendenti si rivelano una risorsa preziosa per poter superare gli ostacoli più difficili – forse persino meglio rispetto alla trazione 4x4 meccanica con tre differenziali bloccabili –, aggiungendo diverse funzionalità tra cui le inedite G-Turn e G-Steering: la prima fa ruotare l’auto su sé stessa in spazi minimi azionando le ruote in senso opposto tra i due lati, la seconda riduce al minimo il raggio di sterzata con l’applicazione mirata della coppia motrice sulle singole ruote motrici, con il veicolo che gira intorno alla ruota posteriore interna. La Classe G, insomma, continua a essere una Classe G. Anche con il motore elettrico. E anzi, è capace di aggiungere qualcosa in più all’esperienza complessiva. Anche se la volontà di posizionarla più vicino alla AMG (come dimostra il suggestivo rumore artificiale che replica un V8 a benzina) anziché a una 450d impone qualche rinuncia in termini di equilibrio complessivo.

Scheda Tecnica

ModelloMercedes Classe G
Versione580 EQ
MotoreQuattro unità sincrone a magneti permanenti a due velocità
Potenza, coppia587 cv, 1’164 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico monomarcia
Massa a vuoto3’085 kg
0-100 km/h4,7 secondi
Velocità massima180 km/h
Consumo medio30,3-27,7 kWh/100 km (omologato)
Prezzo162’900 Chf