Auto e moto

MG Cyberster, roadster elettrica in stile britannico

Linee audaci, porte ad apertura verticale e oltre 500 CV: ecco il ritorno delle roadster MG in chiave futuristica

L’inedita roadster MG a due posti è contraddistinta da un design di ispirazione britannica e particolarmente suggestivo, anche grazie alle portiere ad apertura verticale
14 giugno 2025
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Lo storico marchio MG, nato in Inghilterra nel 1924, appartiene alla storia dell’automobile ed è celebre per le roadster compatte, in special modo MGA e MGB a cavallo degli anni 50-70. Dopo fortune alterne e diversi passaggi di proprietà, in tempi recenti (2007) la Casa è infine approdata sotto il controllo della cinese SAIC Motor a capitale statale, che ne ha avviato un rinnovato corso di sviluppo basato su una inedita gamma di vetture. Tra cui spicca la nuova e avveniristica Cyberster: capace di rinverdire la tradizione di marca in tema di vetture convertibili, attraverso un design decisamente contemporaneo con propulsione puramente elettrica ad alte prestazioni.

Lo stile è deciso: frontale basso e affilato, fiancate armoniose e filanti con grandi ruote da 20”, coda rastremata con sbalzo ridotto e spoiler integrato di scuola britannica che slancia la carrozzeria. L’ingombro in lunghezza è pari a 4,54 metri. Notevole la pulizia delle linee ad auto sia aperta che chiusa, con alloggio della capote molto ben armonizzato nel design d’insieme; il tetto in tessuto a tre strati permette la conversione automatica in 12 secondi azionabile anche in movimento fino a 50 km/h. Ma l’elemento più d’effetto della vettura lo si ritrova nell’apertura verticale delle portiere, ad azionamento elettrico e complete di sensore di ingombro: il movimento automatico appare piuttosto rapido e l’accessibilità a bordo resta sufficientemente agevole.

La meccanica comprende raffinate sospensioni indipendenti con doppio triangolo anteriore e bracci multipli al retrotreno, mentre i motori a corrente sono due sulla versione di punta AWD oggetto del test, uno per ciascun assale realizzando la trazione sulle quattro ruote. La batteria di trazione al nickel-manganese-cobalto offre una capacità di 77 kW (nominali) con autonomia dichiarata WLTP pari a 443 km, accettando la ricarica più rapida in corrente continua fino a 144 kW (10-80% di rigenerazione in 39 minuti). La ripartizione dei pesi tra i due assali è ideale (50:50) con baricentro molto basso, mentre l’impianto frenante è firmato Brembo. Dotazione completa, poi, in tema di ausili attivi alla guida, e garanzia estesa a sette anni o 150’000 km.

Accedendo a bordo si ha l’impressione decisa di calarsi nell’abitacolo, anche se poi la seduta non risulta così ribassata; tanto che le persone di statura più elevata possono trovarsi con la testa prossima alla capote. I sedili sono piuttosto avvolgenti, il volante bene a portata e piuttosto verticale. L’andatura rilassata mette subito in evidenza un assetto di base piuttosto sportivo, con movimenti molto ridotti di rollio e beccheggio ma comunque capace di assicurare un discreto assorbimento delle asperità. La risposta dell’acceleratore è precisa e ben dosabile, la marcia vivace senza fatica con possibilità di regolare l’intensità del rallentamento indotto dalla rigenerazione elettrica, inclusa la funzionalità di guida a pedale unico (one pedal drive). Qualche sibilo aerodinamico di troppo nella zona dei montanti anteriori si fa notare ad andatura livellata a partire da poco più di 100 km orari, auspicabilmente risolvibile con una messa a punto di guarnizioni e battuta delle portiere e con molta probabilità dovuta al fatto che quella guidata per il primo contatto è stata uno dei primissimi esemplari prodotti.

Nella modalità standard, l’accelerazione a pieno gas è già solida e decisa, ma per sfruttare appieno gli oltre cinquecento cv occorre passare alle modalità Sport o Sport Plus che lasciano libero campo a una capacità di scatto davvero esuberante. Capace di “incollare” la schiena al sedile: inebriante, in ogni caso dosabile con la progressione desiderata per non farsi prendere in contropiede. Tra le curve, lo sterzo appare diretto e piuttosto sensibile, mentre l’avantreno offre un inserimento altrettanto rapido e con mordente deciso sull’asfalto; lasciando tuttavia desiderare un velo più di precisione per evitare qualche lieve correzione di troppo, specie nel misto più guidato. Dove il retrotreno segue comunque fedelmente la traiettoria conservando il necessario equilibrio; assicurato pure dalla buona gestione della spinta sulle quattro ruote con differenziale posteriore a slittamento limitato che ottimizza ulteriormente la presa al suolo.

La risposta delle sospensioni alla sportività spinta resta adeguata specie in appoggio, lasciando però affiorare lievi oscillazioni verticali dovute alla risposta meno frenata in fase di estensione, che possono indurre un velo di prudenza in più a ritmi comunque molto rapidi. La frenata è piacevolmente solida nella risposta al pedale e nel mordente della decelerazione, pur richiedendo una certa decisione nella pressione esercitata sul pedale. Accogliente e curato l’ambiente di bordo, dove spiccano ben quattro schermi a colori a prima vista un po’ disorientanti e dispersivi, di cui tre curvi di fronte al conducente (con navigazione insolitamente sulla sinistra) e il quarto sulla consolle centrale: serve un certo apprendistato per “districarsi” tra le innumerevoli ma complete funzionalità.

Scheda tecnica

ModelloMG Cyberster
VersioneAWD
MotoreDue unità elettriche
Potenza, coppia510 cv, 725 Nm
TrazioneIntegrale
CambioAutomatico monomarcia
Massa a vuoto1’995 kg
0-100 km/h3,2 secondi
Velocità massima200 km/h
Consumo medio19,1 kWh/100 km (omologato)
Prezzo67’990 CHF