Auto e moto

Suzuki Swift Tradizio, omaggio di concretezza

Dedicata alla tradizione elvetica, la versione speciale porta in dote convenienza e completezza, abbinate a guida agile e alla trazione integrale

L’ultima generazione della Swift è tutta nuova, ma conserva un design nella scia della tradizione. La lunghezza è sempre molto contenuta, ben al di sotto dei quattro metri
7 agosto 2025
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Un inedito allestimento in serie limitata celebra la solida concretezza della compatta giapponese, dedicata alla Festa federale di lotta svizzera e dei giochi alpestri 2025 di cui il marchio è partner reale: la FFLS di fine agosto è l’evento sportivo ricorrente più grande in Svizzera, nonché uno dei più importanti festival popolari del Paese. Denominata Tradizio, la speciale edizione si distingue per i dettagli di design unici, per l’equipaggiamento completo, per la garanzia di cinque anni e per un consistente vantaggio sul prezzo di listino, oltre a essere disponibile sulla base dell’intera gamma Swift nelle due varianti Hybrid e Top Hybrid. Protagonista della prova è la versione più completa con trazione integrale e cambio manuale, spinta dalla base meccanica comune affidata al tre cilindri benzina aspirato di 1.2 litri.

Misurata ma riuscita la personalizzazione di questa edizione speciale: esternamente spiccano le decorazioni adesive che adornano principalmente il terzo montante in coda e la zona superiore del piccolo spoiler, con il primo di più ampia superficie che, oltre a un raffinato motivo in silhouette, raffigura stilizzati gli ambasciatori del marchio Lisa Stoll (solista di corno alpino), Remo Käser (lottatore) e il cane San Bernardo “Barry”. Ulteriori tocchi si ritrovano nel frontale e sotto gli specchietti retrovisori, mentre nell’abitacolo la “firma” Tradizio è presente sulle soglie battitacco, sui poggiatesta e nella zona portabottiglie sul tunnel centrale. Per il resto la Swift è invariata, conservando un look fresco e al tempo stesso volutamente legato alla tradizione stilistica del costruttore giapponese nei confronti di questo modello compatto. Che conserva dunque ingombri contenuti, con lunghezza pari a 3,86 metri, insieme a un peso altrettanto sotto controllo: appena 1,1 tonnellate pur in presenza della trazione 4x4.

Internamente la vettura conserva un approccio concreto, attraverso un design piuttosto semplice e la scelta di materiali attenti all’economia; l’insieme è tuttavia gradevole, ben assemblato e capace di trasmettere una piacevole accoglienza. A maggior ragione scegliendo la plancia in tinta bicolore, che alterna tonalità chiare e scure che ravvivano l’insieme. Nonostante gli ingombri contenuti, la libertà di movimento a bordo è apprezzabile su entrambe le file di sedili; anche dietro ci si muove con sufficiente libertà, accesso incluso. Il vano di carico non è troppo ampio, offrendo di base una cubatura utile di 265 litri, ma comunque in linea con il segmento di appartenenza; un poco alta la soglia di accesso rispetto al piano di appoggio interno.

Piuttosto classica la strumentazione, che tuttavia include al centro un display a colori multifunzione: è da qui che si pilotano tra l’altro le regolazioni degli ausili attivi alla guida, non troppo comodamente e solo da fermo, compresa tra l’altro l’eventuale disattivazione dell’avviso di superamento del limite di velocità. A centro plancia non manca lo schermo multifunzionale con diagonale da 9 pollici, dalla funzionalità accettabile e con grafica un po’ minimalista; sono però incluse le connessioni Android e Apple per collegare lo smartphone personale. Classici ma funzionali i comandi fisici per regolare la climatizzazione, automatica monozona.

Al volante, grazie anche agli ingombri ridotti e al valido diametro di sterzo, la Swift spicca subito per la solida agilità, lasciandosi spostare e posizionare con notevole agio nello stretto come nei parcheggi anche angusti. In marcia, l’assenza del brio supplementare offerto dal turbo – qui assente, a differenza della gran parte dei propulsori odierni – si fa un po’ sentire specie affrontando percorsi in salita, dove occorre di frequente scalare di rapporto e premere a fondo sull’acceleratore; in città e nel misto, invece, si tiene facilmente il passo del traffico, anche grazie alla leggera spinta aggiuntiva del sistema ibrido leggero (circa 3 cv di potenza e 60 Nm di coppia per breve tempo). Il piccolo 1.2 ronza sempre piuttosto silenzioso e regolare, ad eccezione di qualche piccola vibrazione in più al di sotto dei 1’500 giri, mentre agli alti regimi si mostra rotondo e non privo di una certa vivacità, comoda nei sorpassi.

Le prestazioni della Swift 1.2, in senso assoluto, sono giusto discrete, ma più che adeguate per l’impiego quotidiano dell’auto. Torna poi senza dubbio comoda la trazione integrale in caso di neve o fondi ad aderenza ridotta, piuttosto rara da ottenere in questo segmento. Tra le doti apprezzabili dell’auto rientra pure lo sterzo, non troppo leggero nonché piuttosto preciso e progressivo, a tutto vantaggio di una certa piacevolezza di conduzione lungo i percorsi guidati. Dove si fa apprezzare pure l’inserimento piuttosto pronto, che insieme alla innata sveltezza invoglia pure a una certa “giocosità” nel ritmo pur restando sempre nel campo della piena sicurezza. I consumi sono sempre contenuti, appena al di sopra dei 5 l/100 km su percorsi di varia natura.

Scheda Tecnica

ModelloSuzuki Swift
Versione1.2 Top Hybrid Allgrip 4X4 Tradizio
Motore3 cilindri, benzina aspirato, 1.2 litri con sistema ibrido leggero
Potenza, coppia82 cv, 112 Nm
TrazioneIntegrale
CambioManuale a cinque rapporti
Massa a vuoto1’112 kg
0-100 km/h13,9 secondi
Velocità massima160 km/h
Consumo medio5,2 l/100 km (omologato)
Prezzo26’990 Chf