Design originale, trazione integrale e temperamento brillante contraddistinguono questo crossover elettrico che offre tanti contenuti a un prezzo da saldo

Maneggevole grazie alla taglia media, con una lunghezza ferma a 4,29 metri, la MG4 vanta una linea particolare, a metà strada tra slanciata “hatchback” e un crossover dal design affilato: giusto l’altezza è infatti appena più pronunciata (1,52 m), mentre a far risaltare il modello specie di profilo spiccano il passo generoso, il frontale corto e affilato nonché la coda compatta con gruppi ottici a tutta larghezza. Non manca dunque di personalità questo modello a propulsione elettrica del marchio MG, che abbiamo provato nella variante più performante – denominata XPower – dotata di doppia motorizzazione e look ulteriormente accentuato.
Tecnicamente, le due unità a corrente – una per ciascun assale, che realizzano la trazione integrale – permettono un quadro prestazionale di notevole portata, sottolineato dalla capacità di scatto da fermo a 100 km/h in meno di quattro secondi. All’alimentazione provvede una batteria da 64 kW lordi che accetta una ricarica massima in corrente continua (colonnine pubbliche) fino a 140 kW: per la rigenerazione dal 10 al 80% il costruttore indica una sosta di circa 26 minuti.
Il minor ingombro richiesto dalla meccanica elettrica ha permesso di riservare più spazio longitudinale a favore dell’abitacolo, che in effetti si rivela ampio e arioso. L’arredo è piuttosto semplice ma non privo di una certa ricercatezza nelle forme, inclusa l’originale “mensola” a centro plancia che alloggia il rotore di selezione del cambio e la piastra di ricarica induttiva. Le finiture combinano alcuni dettagli di pregio, come la plancia imbottita, ad altri elementi più economici, ma l’impressione d’insieme è convincente e accogliente. Strumentazione e comandi sono tutti pressoché digitali, concentrati nello schermo centrale da 10,3” il quale vanta sì una grafica convincente, ma pecca di reattività e precisione ai tocchi. Un neo tanto più evidente dovendo tra l’altro ogni volta “cliccare” un’apposita icona per richiamare la schermata dei comandi virtuali della climatizzazione (altrimenti inaccessibile), a sua volta solo monozona. L’integrazione smartphone è completa (Android e Apple), ma funziona solo via cavo.
La posizione di guida si colloca a metà strada tra un’auto normale e un Suv, a tratti un po’ meno naturale specie per la guida sportiva, offrendo tuttavia un’ampia libertà di movimento. Comode pure le sedute in seconda fila, dove si apprezza anche la buona altezza a disposizione, anche se mancano però le bocchette di aerazione dedicate, che invece troviamo su altri modelli del marchio. Ampia la dotazione di vani portaoggetti, mentre in coda il volume di carico si rivela sufficientemente adeguato (363 litri di base), pur con una conformazione non del tutto regolare.
Al volante, la MG4 Xpower mostra subito un’ottima vivacità combinata a una piacevole stabilità, lasciandosi condurre con silenziosità e armonia alle stesse andature autostradali, per lunghe distanze. L’assetto, non regolabile, mostra una certa impronta sportiveggiante, che tuttavia non perturba in generale il valido assorbimento delle sconnessioni stradali pur contribuendo a contenere i movimenti del corpo vettura.
L’erogazione delle due unità a corrente è molto pronta già in modalità di marcia standard, e se si è un po’ allegri con l’acceleratore tende a innescare un accenno di pattinamento delle ruote anteriori, con lievi reazioni che si ripercuotono sul volante. I controlli di trazione e stabilità sono pronti e progressivi nel tenere a bada questa esuberanza, ma eventualmente si può selezionare la modalità Eco per attenuarli del tutto oppure attingere all’utile ed estensiva capacità di personalizzazione di uno specifico programma di marcia, adattandolo alle proprie preferenze. Lo sterzo si fa apprezzare per buona precisione e linearità, contribuendo a una guida piacevole in tutti i contesti, divenendo più presente nella modalità sportiva. Così regolata, la XPower si mostra in effetti aggressiva se si sfruttano a fondo le prestazioni, potendo vantare un potenziale dinamico di rilievo, seppur in parte limitato dal baricentro relativamente alto e da sospensioni che nelle sezioni più veloci concedono un po’ più di spazio al rollio. La vettura resta comunque equilibrata e autorevole tra le curve, mancando giusto di un po’ di incisività e di precisione se si cerca la conduzione più dinamica. I ritmi che può raggiungere sono comunque molto elevati, richiedendo una certa attenzione con i rettilinei “divorati” a gran rapidità. Per quanto concerne l’autonomia, nell’impiego reale abbiamo registrato circa 350 km o poco più con un “pieno” elettrico.
Anche questa MG dimostra insomma di avere dalla sua contenuti tecnici interessanti e sa confrontarsi con autorevolezza di fronte alle sue concorrenti, rispetto alle quali è proposta a prezzi particolarmente interessanti, per non dire inarrivabili. E il tutto con una dotazione assai completa, anche se mancano finezze come il portellone elettrico e i sensori di parcheggio anteriori, sostituiti dalla sola telecamera. Ma, del resto, a questo prezzo non si può avere tutto.
| Modello | MG4 |
| Versione | XPower |
| Motore | Due unità elettriche |
| Potenza, coppia | 435 cv, 600 Nm |
| Trazione | Integrale |
| Cambio | Automatico monomarcia |
| Massa a vuoto | 1’803 kg |
| 0-100 km/h | 3,8 secondi |
| Velocità massima | 200 km/h |
| Consumo medio | 18,7 kWh/100 km (omologato) |
| Prezzo | 32’990 Chf |