OpenAI limita temporaneamente la generazione di immagini per problemi tecnici e dibattito sul copyright
ChatGPT va in tilt. E la causa è forse la generazione di troppe foto, soprattutto quelle tipo fumetto giapponese in stile studio Ghibli, diventata una mania virale sui social dopo che la funzione è stata rilasciata qualche giorno fa. Riaprendo anche un nervo scoperto: il tema del copyright e delle ripercussioni dell'intelligenza artificiale sul lavoro intellettuale.
"Stiamo avendo problemi e stiamo investigando", ha comunicato OpenAI nella sua pagina status sulle comunicazioni tecniche. Il disservizio è risultato esteso al sito di ChatGPT e alle app sia su Android sia su iOS. "Qualcosa è andato storto" è la scritta apparsa ad alcuni utenti che hanno provato a fare domande a ChatGPT. Per altri è stato possibile l'accesso anche se molto rallentato dando l'idea di un funzionamento a singhiozzo. Secondo il sito downdetector.com, che tiene conto dei disservizi delle principali piattaforme web, le segnalazioni degli utenti sono iniziate intorno alle 14 ora svizzera e sono proseguite con dei picchi poi in discesa.
La scorsa settimana, OpenAI ha annunciato l'integrazione di una nuova funzionalità di generazione di immagini direttamente all'interno di ChatGPT, resa possibile col potenziamento del modello GPT-4o. Gli utenti hanno preso d'assalto la piattaforma per creare nuovi contenuti visivi soprattutto quelli che consentono di trasformare le immagini in fumetti. In particolar modo nello stile di studio Ghibli, il celebre laboratorio di animazione giapponese di Hayao Miyazaki che ha creato capolavori come La città incantata. La mania ribattezzata Ghiblificazione (in inglese Ghiblify) è letteralmente esplosa sui social.
L'entusiasmo degli utenti - 400 milioni attivi ogni settimana, mentre ChatGPT è il quinto sito più visitato al mondo - ha evidentemente preso di sorpresa l'azienda americana che nel 2022 ha dato il via alla corsa all'intelligenza artificiale. In queste ore ha imposto un limite temporaneo alle richieste di generazione di foto poiché ne ha risentito l'infrastruttura tecnica. A spiegarlo lo stesso CEO su X che ha cambiato la foto del suo profilo mettendone una in stile studio Ghibli.
"Per favore rallentate la generazione di immagini, la nostra squadra ha bisogno di riposare", ha scritto Sam Altman riferendosi ad "una richiesta biblica" di questa funzione da parte degli utenti. "È davvero divertente vedere le persone apprezzare le immagini in ChatGPT, ma le nostre GPU si stanno fondendo - ha aggiunto - introdurremo temporaneamente alcuni limiti di velocità mentre lavoriamo per rendere la funzione più efficiente. Speriamo non ci vorrà molto. ChatGPT gratuito presto raggiungerà le tre generazioni al giorno".
La Ghibli mania ha rimesso in circolo anche il dibattito mai sopito sull'addestramento dei chatbot con i contenuti coperti da copyright e le ripercussioni sul lavoro intellettuale. In numerose occasioni, anche il maestro Miyazaki ha espresso contrarietà verso le tecnologie che riducono l'intervento umano e lo studio Ghibli, pure nell'era della grafica computerizzata, continua a disegnare a mano molti frame.