Alcuni contrattempi hanno purtroppo condizionato una prova comunque degna di nota dell'atleta ticinese, che ha chiuso 23°
All’alba di una giornata ideale per il triathlon, con la luce che filtrava sull’Adriatico, Sasha Caterina ha preso parte al suo primo mezzo Ironman nella categoria Pro, in occasione dell’Ironman 70.3 Venice-Jesolo. Una gara dura, emozionante e piena di imprevisti che ha visto il ticinese tagliare il traguardo al 23° posto. La partenza è avvenuta in modalità mass start. Sasha è partito deciso, portandosi subito nelle prime posizioni del gruppo di testa nel segmento di nuoto. Tuttavia, poco dopo la prima boa, un contatto accidentale lo ha ‘tirato’ sott’acqua, facendolo scivolare nelle retrovie. Uscito dall’acqua in ritardo sui migliori, ha comunque effettuato un discreto cambio verso la frazione ciclistica.
Le difficoltà non si sono fermate lì: alla prima curva in bici ha perso una delle borracce, ma è riuscito a cavarsela coi residui 1,2 litri a sua disposizione, quanto bastava per coprire i 90 km del tracciato. Durante la frazione bike, Sasha ha dovuto faticare per restare agganciato al secondo gruppo, rispettando le regole del drafting che imponevano 14 metri di distanza tra gli atleti. Un sistema di sensori elettronici garantiva il rispetto di queste distanze, aumentando la tensione e la concentrazione richieste.
La seconda transizione, dalla bici alla corsa, è stata efficace. Ma i problemi sono proseguiti: il mal di schiena, dovuto alla posizione prolungata sulla bici, ha cominciato a farsi sentire già nei primi chilometri della mezza maratona finale. Sasha, con grande intelligenza e spirito di adattamento, si è fermato per alcuni secondi, ha effettuato esercizi di stretching, e ha ripreso la corsa. Senza gel energetici a disposizione (consumati tutti nella prima parte di gara), ha dovuto affidarsi soltanto ai rifornimenti ufficiali.
Al terzo giro della corsa, un vecchio fastidio al piede destro – per il quale è attualmente in terapia – ha cominciato a riaffiorare, ma Sasha ha stretto i denti. Con coraggio e gestione del dolore, ha comunque portato a termine la gara.
Tagliare il traguardo al 23° posto nella sua prima esperienza in un Ironman 70.3 da Pro è stato, per Sasha, un risultato significativo, che parla di carattere, resistenza e capacità di adattamento. Rientrato in Ticino, è già tornato ad allenarsi, con nel mirino le prossime gare, alcune di nuoto e diverse prove di Coppa Europa. E forse, prima della fine dell’anno, un nuovo 70.3 lo aspetta per scrivere un altro capitolo della sua giovane ma promettente carriera nel triathlon professionistico.