VELA

Coppa America a Napoli, Alinghi riapre la porta

Il sindacato rossocrociato punta il dito contro Team New Zealand. ‘Se verrà concordato un protocollo condiviso, saremo pronti a valutare di farne parte’

In attesa che si plachino le acque burrascose
(Keystone)
29 maggio 2025
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Un mesetto dopo l’annuncio di aver messo una croce sulla Coppa America, Alighi riapre la porta all’eventualità di partecipare alla prossima edizione del trofeo sportivo più vecchio del mondo, che tornerà in scena nel 2027 nel Golfo di Napoli. Da quanto si viene a sapere, la decisione di rinunciare era dovuta a seri dubbi sul modo in cui il Defender, Team New Zealand, intenderebbe organizzare la nuova edizione: infatti, quando una decina di giorni fa aveva presentato il nome della sede ospitante, Napoli appunto, l’aveva fatto senza che fosse stato stabilito un protocollo con il Challenger of Record, gli inglesi di Athena Racing, che non sarebbero neppure stati coinvolti nella scelta. Una presa di posizione condivisa anche da un altro sfidante, gli statunitensi di American Magic. Secondo Alinghi, questo modo di fare è semplicemente contrario ai regolamenti, anche se il team di Ernesto Bertarelli specifica in una nota di aver ‘accolto con entusiasmo’ la scelta di Napoli come sede dell’America’s Cup 2027.

Nella sua nota stampa, Alinghi aggiunge che ‘il successo dell’America’s Cup dipende dalla trasparenza, dalla fiducia e da una visione condivisa tra tutti i partecipanti. Restiamo fiduciosi sul fatto che sia possibile concordare un Protocollo condiviso tra il Defender e il Challenger of Record, che stabilisca uno scenario sportivo equo per l’organizzazione delle regate e un evento commercialmente sostenibile per tutti i team coinvolti. Se l’obiettivo sarà raggiunto, allora Alinghi sarà pronto a valutare le modalità con cui far parte di questo futuro, specialmente in una sede straordinaria come Napoli, nel 2027, in un contesto davvero all’altezza della più prestigiosa competizione velica al mondo’.