Folta partecipazione alla serata di gala proposta dagli organizzatori della Claro-Pizzo (che si correrà il 5 ottobre)
È stata una serata semplicemente magica quella che lunedì il comitato della Claro-Pizzo ha proposto al Teatro Sociale di Bellinzona. Ospite d'eccezione per l'occasione il gambarognese pluricampione mondiale Noè Ponti, che è stato messo a proprio agio con tutto un gioco di spot e luci che ne ha esaltato la possente statura. Al tavolo, al suo fianco, c’era Andrea Mangia, volto noto della Rsi. Ma tanto per iniziare è assolutamente necessario dedicare un doveroso spazio al parterre del Teatro Sociale. In apertura, Kurt Bionda, presidente del comitato, ha ringraziato gli intervenuti giunti da tutto il Ticino. Fra i presenti in platea c'erano anche l’opinionista televisivo di sci nordico Tauf Khamitov e ben quattro municipali: il vicesindaco Fabio Käppeli, che ha simpaticamente recato il saluto della Città assicurando nel contempo il dovuto sostegno alla corsa in programma domenica 5 ottobre, Henrik Bang, Mauro Minotti e Mattia Lepori.
Poi è partito il primo di una lunga serie di applausi: il flash, della durata di un minuto scarso, che ha fatto rivivere quanto successo a Tokyo con la memorabile medaglia di bronzo olimpionica. Tutto è iniziato da lì. E Andrea Mangia, abilissimo a condurre l’intervista, ha dapprima chiesto a Noè di cosa si compone la sua quotidianità. «Buona parte della giornata la trascorro nell’acqua, seguendo a puntino le direttive del mio allenatore, concentrandomi sui minimi particolari, sempre con tranquillità ma con la massima attenzione anche per cose che sembrano banali – sottolinea il gambarognese –. Perché nelle gare, se vinci, lo fai per un centimetro, e se sei fuori dal podio, a volte lo manchi per altri pochissimi centimetri. Il mio è uno sport di concentrazione, di assoluta tranquillità, di attenzione per i dettagli; e qui sono capace di prestare massima attenzione al mentale e alla testa, soprattutto nei momenti che precedono le partenze». Ma non sempre tutto fila liscio, come agli Europei di Belgrado dell'anno scorso, in cui un virus intestinale gli aveva precluso un buon risultato... «No, non è stato un virus: mi è piombato addosso un tremendo attacco di... cacaschnell, la diarrea, per intenderci, che mi ha fatto passare quasi l’intera notte al gabinetto». Dal Teatro Sociale un altro applauso interminabile.
Cosa prevede invece il tuo programma per le prossime settimane? «Domenica scorsa ho ritenuto giusto andare al Meeting dei Castelli alla piscina di Bellinzona, dove sono stato attorniato da tanti ragazzini che condividono la mia stessa passione. Ora parto per la Sardegna per un allenamento di preparazione e di intensità in vista del Campionato mondiale di fine luglio a Singapore. Una decina di giorni con scadenze messe a punto dal mio preparatore di fiducia Massimo Meloni. Saranno settimane di allenamenti molto specifici, volte a trovare le giuste soluzioni nei dettagli, per provare e riprovare quelle piccolissime cose che potranno servire nei momenti topici, sempre prestando la dovuta attenzione al fatto che i miei avversari sono a loro volta grandissimi campioni del nuoto internazionale. Ma poi, ad ogni buon conto, io vivo in tranquillità e con spensieratezza».
Aperte il 1 giugno, le iscrizioni per la prossima Claro-Pizzo hanno fatto registrare il ‘sold-out’ già a mezzogiorno. Di conseguenza, al via della Vertical Race di 9,2 km con 2'500 m di dislivello di domenica 5 ottobre ci saranno 250 concorrenti, fra cui diversi grandi specialisti delle corse in montagna provenienti da tutto il mondo.