Raggiunto un accordo extragiudiziale tra una giocatrice e il coach che le aveva rivolto commenti sessuali espliciti, nonostante i diversi rifiuti
Nel luglio di un anno fa, il Servizio per le segnalazioni degli abusi nello sport di Swiss sport integrity aveva ricevuto notizia di una possibile violazione da parte di un allenatore di curling attivo a livello di club, che in diverse occasioni, per iscritto, e nonostante i diversi rifiuti, avrebbe rivolto commenti sessuali espliciti nei confronti di una giocatrice, fatti che le verifiche avviate in seguito hanno potuto accertare.
Quasi un anno dopo, l’indagine avviata da Swiss sport integrity è sfociata in un accordo extragiudiziale ai sensi dell’art. 5.5 degli Statuti sull’etica nello sport svizzero, dopo che l’allenatore ha pubblicamente riconosciuto di aver molestato sessualmente la donna attraverso ripetuti messaggi sistematici, infrangendo gli articoli 2.1.4 e 2.1.2 del Codice etico dello sport riguardanti le violazioni dell’integrità psichica e sessuale. Sospeso per i prossimi cinque anni dalla sua attività di allenatore, con l’impegno di non assumere mansioni analoghe per lo stesso periodo di tempo dopo la firma dell’accordo, il coach dovrà risarcire la vittima con un’indennità di mille franchi per torto morale, a cui andrà aggiunto il rimborso delle spese procedurali che ammontano a 2’850 franchi.