Tramonta ai quarti di finale (contro il Giappone) l'ultima speranza svizzera di medaglia ai Mondiali di Tbilisi
Farà ritorno a casa con un pugno di mosche la delegazione svizzera impegnata Tbilisi per i Mondiali di scherma. Anche l'ultima speranza di medaglia per i rossocrociati, nella spada a squadre maschile, è infatti tramontata. È successo allo stadio dei quarti di finale, col terzetto elvetico che, dopo aver battuto 42-40 l'Egitto in entrata di giornata, è stato battuto 40-45 dal Giappone, medaglia d'argento a Parigi 2024 e poi vincitore del titolo in Georgia a spese dell'Ungheria.
Contro i nipponici, teste di serie numero 1, Ian Hauri, Alexis Brayard e Hadrien Favre (che contro l'Egitto era stato rimpiazzato da Lucas Malcotti) hanno fatto gara alla pari fino alla fine: nessuna delle due squadre è andata oltre i due punti di vantaggio, così come nessuno dei rispettivi confronti si è chiuso con uno scarto maggiore, eccezion fatta per l'ultimo. Dove il campione olimpico e iridato Koki Kano ha regalato alla squadra asiatica il biglietto per le semifinali non lasciando scampo a Ian Hauri, battuto 14-10. Ritrovatosi in leggero ritardo, il ginevrino è stato costretto a tentare il tutto per tutto, cosa che si è tradotta nel divario così netto dello score finale.
A bocce ferme, il terzetto elvetico non è riuscito a riscattare la scialba prestazione offerta nella gara individuale, in cui nessuno di loro era riuscito a superare il primo turno.
La loro disfatta va a sommarsi a quella delle spadiste rossocrociate, pure loro incapaci di lottare per il podio. A Tbilisi, la delusione maggiore sul fronte elvetico è quella concernente la prova a squadre, dove Pauline Brunner e compagne, a due anni di distanza dall'argento iridato vinto agli Europei di Genova, sono state eliminate negli ottavi di finale.