ATLETICA LEGGERA

Mujinga Kambundji è incinta, stagione finita

La sprinter bernese, 33 anni, prevede di tornare alle competizioni il prossimo anno

23 maggio 2025
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La stagione agonistica di Mujinga Kambundji termina già qui. Lo ha annunciato venerdì mattina la sua agenzia di management. La sprinter bernese, 33 anni, ha comunicato infatti di essere in gravidanza. La plurimedagliata europea e mondiale atleta rossocrociata prevede di tornare alle competizioni il prossimo anno.

La due volte campionessa mondiale indoor dei 60 metri e sportiva svizzera dell'anno 2022, il cui compagno non è altro che il suo allenatore e manager Florian Clivaz, la prossima fine di settimana avrebbe ancora voluto gareggiare a Rabat nella Diamond League. Ma alla fine ha deciso di rinunciare al viaggio e di annunciare ufficialmente la buona notizia. “Io e Florian siamo felicissimi di diventare genitori per la prima volta quest'autunno”, ha dichiarato la due volte finalista olimpica dei 100 metri in un comunicato stampa.

Mujinga Kambundji era quindi già incinta quando ha tentato la fortuna il 16 maggio a Doha, dove ha mantenuto un profilo molto basso nei 100 m (11'49), nella sua terza gara dell'anno all'aperto. A quel punto, la primatista svizzera dei 100 piani (10'89) non era più in pieno possesso delle sue capacità. A fine aprile, a Xiamen (Cina), era già apparsa in calo nei 200m. “Per molto tempo mi sono sentita in forma in allenamento e, dal punto di vista medico, nulla mi avrebbe impedito di partecipare a qualche altra gara. Tuttavia, nelle ultime settimane ho sentito che la gravidanza stava cambiando le sensazioni del mio corpo e che stavo semplicemente esaurendo le energie”.

Mujinga Kambundji si è già posta un importante obiettivo sportivo: Los Angeles 2028, dove spera di partecipare alla sua quinta Olimpiade, con la possibilità di disputare la terza finale consecutiva dei 100 metri. Tuttavia, intende essere competitiva già nell'estate del 2026, ai Campionati europei di Birmingham (Inghilterra), per i quali riceverà una wild card. “In accordo con gli specialisti, continuerò ad allenarmi, adattando il mio carico per mantenere il mio livello di forma il più a lungo possibile. Se tutto va bene, voglio assolutamente evitare una ‘stagione in bianco’ e tornare in pista l'anno prossimo”, spiega Mujinga Kambundji. Ma “faremo tutto senza fretta”.

L'atleta bernese, che vanta 31 titoli nazionali, può ispirarsi all'esempio di alcune grandi campionesse se vuole tornare al top dopo la gravidanza. A cominciare da Shelly-Ann Fraser-Pryce. La 38enne giamaicana, triplice campionessa olimpica, ha corso più veloce che mai dopo la nascita del figlio nell'agosto 2017. Nel 2019 a Doha, dove Mujinga Kambundji ha vinto il bronzo nei 200m, ha conquistato il suo quarto titolo mondiale nei 100m, in 10'71”. E nel 2021, ad Athletissima a Losanna, è diventata la terza donna più veloce della storia in 10'60, all'età di 34 anni.

Emblema dell'atletica femminile, Allyson Felix ha vinto due medaglie d'oro nella staffetta agli stessi Campionati mondiali di Doha, meno di un anno dopo il parto. Nel 2021, ha vinto il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo e l'oro nella 4x400m con gli Stati Uniti.

Per Shaunae Miller-Uibo, invece, il ritorno in pista dopo la maternità si sta rivelando più difficile. A due anni dalla nascita del figlio, la doppia campionessa olimpica dei 400 metri delle Bahamas è ancora lontana dai suoi standard.

Nel tennis svizzero, Belinda Bencic ha fatto un buon ritorno. Lo scorso febbraio, dieci mesi dopo il parto, ha vinto il torneo Wta 500 di Abu Dhabi, il suo nono titolo. Attualmente è al 39° posto nel ranking mondiale, dopo essere stata 4ª nel febbraio 2020.

In ogni caso, Mujinga Kambundji non vede l'ora di affrontare la “nuova vita” che l'attende: “Sono estremamente impaziente di aprire questo nuovo capitolo della mia carriera. Solo l'idea di partecipare a grandi eventi come atleta e madre mi dà un'enorme energia in più”.