Alla Pontaise, malgrado diverse defezioni dell'ultimo minuto, annunciato ancora una volta un parterre di grande spessore
Sarà un parterre ancora una volta di prim'ordine quello che domani, mercoledì, soffierà sulle 50 candeline di Athletissima. Il doppio giro di pista, sia maschile che femminile, promette spettacolo. Il pubblico di Losanna può sperare di assistere a un quarto record del mondo dopo quelli di Leroy Burrell nel 1994 (100m), Yelena Isinbayeva nel 2005 (asta) e Liu Xiang nel 2006 (110m ostacoli)? Sì, le premesse ci sono. In quale disciplina? Appunto nel duplice giro di pista maschile, dove il favorito numero uno è Emmanuel Wanyonyi. L'anno scorso, il neocampione olimpico aveva sfruttato il suo picco di forma per tagliare il traguardo in 1'41"11, a soli 0"20 dal primato mondiale di David Rudisha. Il 21enne keniota è diventato il secondo uomo più veloce sulla distanza, eguagliando il record della leggenda Wilson Kipketer.
Wanyonyi detiene i tre migliori tempi dell'anno e una Mpm di 1'41"44 stabilita a Monaco lo scorso luglio. Con il canadese Marco Arop e gli americani Joey Hosh e Bryce Hoppel, il keniota avrà una bella concorrenza per spingersi al massimo. Presente anche in questa gara, il 24enne zurighese Ivan Pelizza avrà la possibilità di condividere il palcoscenico con i migliori atleti del mondo.
Per quanto riguarda il doppio giro di pista femminile, gli occhi del pubblico saranno puntati su Audrey Werro e Keely Hodgkinson. In una gara molto combattuta, la friborghese avrà sicuramente la possibilità di migliorare il suo record svizzero (1'57"25) e magari scendere sotto il muro dell'1'57". «Sono uscita da un buon blocco di allenamenti, mi sento in forma», sottolinea la 21enne. Dopo aver corso i 400m a Friborgo in 51"03, la natia di Belfaux sa di essere attesa. «Questo crono è un indicatore che dice che ci siamo allenati bene. Correre i 400m serve a sviluppare la velocità necessaria alla fine di un 800m». A Losanna, Audrey Werro dovrà darsi da fare per posizionarsi bene già nei primi metri di corsa. La friborghese lo sa: la gara si giocherà su tempi molto veloci, «perché le atlete presenti sono tutte intorno ai 1'57" e addirittura 1'54" per Hodgkinson. Questo è quello che mi aspetto: una gara veloce per fare un buon tempo. Sono ansiosa di correre contro di lei, sarà una bella battaglia».
La 23enne britannica è un fenomeno. Campionessa olimpica in carica, ha dovuto combattere contro infortuni ai muscoli posteriori della coscia per diverse settimane, ma per il suo rientro in Polonia (sabato), ha colpito forte tagliando il traguardo in 1'54"74, a soli 0"13 dal suo personale, segnando al contempo il 9° miglior tempo mondiale di tutti i tempi. Con una locomotiva del genere, Werro spera di scendere sotto i 1'57. «Sarebbe il sogno finire la stagione con un tempo del genere. È qualcosa che ho in mente. Il mio obiettivo è un record personale in questa fine di stagione, penso di poterlo fare qui o al Weltklasse. In realtà, bisogna solo aspettare la gara giusta e che tutti i pezzi del puzzle combacino».
Anche se i riflettori saranno sul mezzofondo, le gare di sprint meritano una visita, in particolare i 100 e i 110 metri ostacoli. La recordwoman rossocrociata Ditaji Kambundji dovrà affrontare una concorrenza estremamente agguerrita, dato che con i suoi 12"43 di questa stagione sarà la meno veloce tra le otto partecipanti! Forte dei suoi 12"19 di sabato a Chorzow, la campionessa olimpica Masai Russell si presenta come la super favorita. Tra gli uomini, Jason Joseph dovrà invece vedersela con una schiera di atleti americani guidata dal miglior performer mondiale, Cordell Tinch (12"87).
Da segnalare che quest’anno il meeting ha dovuto affrontare diversi forfait dell’ultimo minuto, come quello di Julien Alfred. Annunciata sui 200m per un atteso duello con Shericka Jackson, la sprinter di Santa Lucia, campionessa olimpica sulla mezza distanza, ha rinunciato alla sua partecipazione ai meeting di Silesia e Losanna. Presente in Polonia, dove ha dominato Noah Lyles sui 100m (9"87 contro 9"90), anche il giamaicano Kishane Thompson ha preferito evitare la tappa vodese per curarsi. Va detto che con i Mondiali di Tokyo in programma dal 13 al 21 settembre prossimi, gli atleti non vogliono correre rischi.
Lyles avrà comunque avversari temibili sul tartan ultraveloce della Pontaise. I giamaicani Seville (9"83) e Blake (9"88) o ancora l’americano Courtney Lindsey (9"82) hanno tutti fatto meglio del campione olimpico quest’estate (9"90) sulla linea dritta.