Prima della due giorni zurighese della Weltklasse, l'astista elvetica fa il punto sulla propria condizione in vista del grande appuntamento dei Mondiali
L'astista Angelica Moser manca di rado gli appuntamenti importanti. E ormai la campionessa continentale 2024 pare pronta per l'alloro ai Mondiali di Tokyo: prima, però, intende brillare mercoledì alla Weltklasse di Zurigo, sulla Sechseläutenplatz. «Angelica è sulla buona strada», ha detto all'Ats il suo coach Adrian Rothenbühler domenica ai Campionati svizzeri di Frauenfeld, quando la 27enne zurighese, con 4,80 metri, ha migliorato di 4 cm la sua miglior prestazione della stagione estiva.
Moser sta dunque confermando quanto di buono aveva mostrato in primavera, con la conquista del secondo titolo europeo indoor consecutivo e del bronzo mondiale, sempre in sala, staccato a Nanchino. Due giorni prima di gareggiare in Cina, però, Angelica aveva subito la frattura parziale di due dei tre legamenti esterni del piede sinistro, che l'aveva costretta ad allenarsi in maniere alternative per oltre un mese. La quarta classificata dei Giochi di Parigi 2024 ha così disputato la prima gara all'aperto alla fine di maggio, seguita da altre otto competizioni fino alla metà di luglio. Adrian Rothenbühler avrebbe preferito che l'atleta partecipasse a meno gare durante la prima parte di stagione, dato che l'infortunio non le aveva permesso di prepararsi al meglio. Ha però saputo capire le esigenze della sua pupilla. Le tre settimane di allenamenti seguite alla Diamond League di Londra del 19 luglio sono state molto importanti, e il coach è molto soddisfatto. La ragazza ha corso parecchio, per poter infine ritrovare un livello simile a quello della stagione precedente.
Moser non si è soltanto allenata bene, ma secondo il suo tecnico di riferimento ha pure cambiato attitudine. Per Rothenbühler avrebbe infatti dovuto trattarsi di una tipica annata post-olimpica, ma... «io sono molto competitiva, e trovo le giuste motivazioni proprio all'avvicinarsi dei grandi appuntamenti», ha precisato la detentrice del record svizzero con 4,88 metri. «La prima parte di stagione, per me, proprio perché i Mondiali di Tokyo erano così lontani (inizieranno il 13 settembre), non aveva poi troppa importanza. Mi trovo meglio quando inizio a sentire di avere un po’ di pressione addosso».
Le prime due gare disputate dopo il blocco di allenamenti sono state segnate dalla pioggia: a Losanna (Athletissima), ad esempio, ha potuto effettuare un solo salto. E così, la bella prestazione di Frauenfeld acquista un'importanza ancor maggiore. «Gareggiare dà fiducia. La sola cosa un po’ negativa è stato avere molto vento in faccia. Nemmeno a Tokyo, ad ogni modo, troveremo condizioni perfette».
L'avvicinamento ai Mondiali è dunque positivo. «La concorrenza oggi è enorme», spiega Moser, «dunque a fare la differenza sarà colei che saprà essere nelle migliori condizioni il giorno della gara». L'elvetica cercherà in Giappone la sua prima medaglia iridata en plein air, e la Weltklesse, in programma mercoledì e giovedì, darà alla zurighese un'ulteriore spinta.