Dopo il colpaccio di gara 1, la squadra di Cabibbo domani sera ha la possibilità di dare un'importante svolta al quarto di finale con i romandi
Dopo la vittoria in gara 1 di sabato scorso, i ragazzi di Cabibbo tornano a Nyon per cercare un secondo colpaccio nel secondo atto della sfida valida per i quarti di finale (mercoledì alle 19.30), per poi giocarsi gara 3, finalmente fra le mura amiche, sabato prossimo. Il successo sarebbe veramente importante perché darebbe una spinta non indifferente al morale della squadra in una stagione sinora molto tribolata: e, diciamolo pure, anche in gara 2 al limite per l’assenza di Marko Mladjan, pedina di fondamentale importanza sia per le sue qualità sia perché è una rotazione di spessore in più.
In gara 1 la Sam ha condotto la partita con una certa sicurezza per il primo tempo, palesando però un calo a inizio ripresa e per tutto il terzo quarto, costretta a inseguire anche sotto di 10. Poi un ultimo quarto praticamente perfetto ha deciso la partita, lasciando ai padroni di casa solo le briciole. Quello che è apparso evidente è che, quando la Spinelli ha giocato con raziocinio, abbandonando certe forzature individuali e cercando nel collettivo il ‘buco’ giusto per affondare i vodesi, ha chiaramente dominato l’avversaria. Occorre quindi che tutti quanti siano consapevoli della forza del collettivo, proprio per evitare grandi sprechi di energie per recuperare. Il Nyon è una squadra che si ‘butta’ avanti e si fa trovare spesso a rimbalzo, ma che sul piano tecnico, stranieri a parte, non ha grandi qualità individuali. Un motivo in più per giocare secondo logica e sfruttare, come è stato fatto a tratti, i centimetri di Robertson e la verve di Humphrey sotto le plance. Con l’augurio che l’apporto di Morgan sia di spessore e non ondivago come spesso gli accade. Insomma, con Dusan Mladjan sempre a certi livelli realizzativi e con l’efficacia del duo Solcà-Martino, la Spinelli ha le carte in regola per fare sua la partita.
«Dovremo giocare con molta concentrazione e senza forzature anche mercoledì, certamente con maggior continuità in ogni angolo del campo», sottolineava Cabibbo al termine di gara 1. Un mantra che certamente non mancherà di essere ripetuto stasera negli spogliatoi di Nyon.