L'arbitro ticinese, classe 1953, ha diretto oltre 500 partite ad alti livello e oltre un migliaio nelle categorie giovanili
Ci sono personaggi, nel contesto di ogni sport, che rappresentano una categoria nel miglior modo possibile, in punta di piedi, con perseveranza, serietà, affetto e autorevolezza. Uno di questi è andato in ‘pensione’ dopo cinquant’anni sui campi del Ticino e della Svizzera.
Paolo Pace, classe 1953, ha deciso infatti che il suo fischietto era arrivato al capolinea e ha mostrato tutta la sua gioia davanti a quasi un centinaio di arbitri – formati e in formazione – in una bella serata che lo ha festeggiato e omaggiato. Paolo è stato un arbitro che ha fatto del colloquio un’arma per … disarmare le polemiche, ha sempre cercato di far capire gli errori a giocatori e allenatori infuriati o delusi, ed era anche consapevole di quelli da lui commessi. Più di cinquecento partite da lui dirette a livello di serie B maschile e A femminile, oltre un migliaio quelle sui campi cantonali in tutte le categorie, ed è stato pure commissario di campo in serie A.
Un amore sincero verso questo sport, restando sempre al passo con i cambiamenti di metro, di regole e di compagni di viaggio. Una persona con un senso del dovere come pochi, e sempre pronto a dare una mano, a sostituire un collega in extremis. Un esempio per tutti. Grazie Paolo.