A causa di un errore individuale, i giovani bianconeri tornano a mani vuote dal canton Zugo, puniti dalla rete di Marleku
Il Lugano U21 inciampa a Cham per colpa di un errore individuale, non sfrutta una superiorità numerica e torna all’ultimo posto in classifica. Eppure, la seconda squadra bianconera era entra in campo con il piglio giusto, e si era creata due opportunità per sbloccare il punteggio nel breve lasso di tempo di un minuto, tra l’undicesimo e il dodicesimo, con Ronchetti e Ryter. Ma se per il secondo la girata dall’interno dell’area risulta abbastanza complicata, il primo capisce subito di aver mancato una ghiotta chance, non inquadrando lo specchio della porta da posizione alquanto favorevole. E se gli zugani faticano enormemente a mettere in difficoltà Pseftis, dall’altro lato del terreno Sbai prova ad aprire le marcature a metà frazione con un mancino a giro alto di poco. Il terzo tentativo, pur non andando a buon fine, conferma la corretta attitudine mostrata in questa trasferta infrasettimanale. Il miglior possesso palla non è tuttavia sinonimo di vantaggio. E così, il duplice fischio dell’arbitro Berchier, che manda le due contendenti a dissetarsi con il classico thè, giunge puntualmente senza recuperi.
La seconda parte di gara, seppur un po’ più equilibrata, è simile ai primi quarantacinque minuti, specialmente in fatto di occasioni. Come quella di Piffero murata da un difensore all’ultimo. Poco prima dell’ora di gioco, in maniera del tutto immeritata, la compagine confederata apre lo score sfruttando con Marleku un sanguinoso retropassaggio di Sbai e una maldestra respinta di Pseftis. Dopodiché, non accade molto sino all’espulsione per doppio giallo di cui si rende protagonista Franek. Pertanto, è la superiorità numerica a favore dei luganesi che caratterizza i venti minuti rimanenti, all’interno dei quali Spinelli non approfitta di un pregevole assist di Sbai, spedendo la palla a lato di un nulla. A causa dei contemporanei successi di Baden e Bavois, i protetti di mister Vitali si riprendono la mai ambita «lanterna rossa» della categoria: «Bisogna accettare il risultato. Peccato per l’errore di Sbai, è un ragazzo generoso ed è il primo a rammaricarsi dell’accaduto. Ora ricarichiamo le energie per gli importantissimi novanta minuti di sabato pomeriggio».