Battuto anche lo Xamax, l’Acb lascia definitivamente i bassifondi della classifica sperando che ora tutto si risolva pure fuori dal rettangolo di
Chi già sicuro di compiere il grande salto e chi, invece, cerca di assicurarsi la permanenza nella serie cadetta sul campo. Due scenari differenti, oltretutto uno già materializzatosi, accolti però entrambi calorosamente. La stagione del Bellinzona è infatti stata arzigogolata, cosparsa più di bassi (anche, o soprattutto, fuori dal rettangolo da gioco) che alti. Tirando le somme, la salvezza – non ancora certificata dall’aritmetica, sicché rimane pendente il ricorso dello Sciaffusa – è il minimo sindacale considerate le aspettative della società. Nel corso dell’anno è tuttavia stata più volte in bilico, oscillante come il peggior funambolo della storia... L’attitudine, e il calcio proposto, da quando Sannino è sulla panchina sopracenerina lascia dunque parecchio amaro in bocca. Quel classico vorrei, ma non posso. Già, perché anche nella penultima fatica di campionato in quel del Comunale l’Acb ha mostrato trame interessanti piegando 3-1 il Neuchâtel Xamax e approssimandosi proprio alla settima posizione occupata dai romandi. Ora distante solo una lunghezza. I protetti di Braizat non assaporano il dolce aroma del successo da fine marzo, vero. Quattro risultati utili nella capitale non si registravano comunque da inizio stagione. Non è finita qui, sicché nelle ultime quattro di campionato il Bellinzona ha gonfiato la rete in ben dieci circostanze. Il merito, oltre a chi appare sul tabellino dei marcatori, senza dubbio è da ricondurre a L’ghoul. Una spina nel fianco quand’è in formato extralusso come sabato. Forse questa volta si è fatto ispirare dai migliori bianchi ticinesi e da PerBacco.
Assimilato lo spavento della traversa colpita in pieno da Hautier, la risposta dei padroni di casa è stata fomentata proprio dal franco-algerino. Capace di continuare l’azione di pressing, l’ex Bienne ha recuperato palla in zona sedici metri ‘alimentando’ la sovrapposizione di Nkama e il conseguente vantaggio di Lusuena. Dal nulla, o quasi, i romandi hanno però riequilibrato i conti grazie a Demhasaj. La punta centrale ha infatti sorpreso il fin lì perfetto Sutter, rimettendo in discussione il match. Un pareggio che non ha comunque minato le sicurezze dell’Acb, che, anzi, ha sfiorato due volte il raddoppio con il già citato L’ghoul. A pochi minuti dalla pausa da segnalare dunque lo splendido velo del franco-algerino, che ha lanciato di gran carriera Nivokazi. Una grande occasione sciupata, come a inizio ripresa da Lusuena. La squadra di Sannino ha cominciato a percepire un po’ di stanchezza e, dunque, il mister ha ‘attinto’ dalla panchina. Una mini girandola di cambi fonte del 2-1: su calcio d’angolo il neoentrato Gorga ha disturbato il portiere ospite, permettendo a Nkama di trasformare a occhi chiusi. Trascorsi appena due minuti, l’Acb ha perfino calato il tris grazie a Nivokazi. È il suo tredicesimo centro stagionale nonché il quarto nelle ultime quattro di campionato, mai successo finora in carriera. Il 25enne ha in seguito accarezzato in ben due occasioni la doppietta personale, che avrebbe definitivamente infranto le flebili speranze neocastellane. Poco male, sicché il punteggio non è più mutato regalando un altro successo in quello che ormai è diventato il fortino del Comunale. Tre vittorie in altrettante partite sotto i comandi del tecnico italiano. Un salto nel passato, a quasi dieci anni fa.
Come a suggellare il fatto che le nuvole, sul cielo della capitale, hanno finalmente iniziato a dissiparsi. «I ragazzi hanno mostrato di valere una posizione di ben più alta classifica. Finché non c’è la matematica, bisogna però continuare a lavorare. Sono felice che anche oggi (sabato, ndr) abbiano fornito una prestazione importante, mettendo nel mirino il Neuchâtel». Il tecnico può muovere a piacimento la plancia di comando solo quando i giocatori remano nella stessa direzione. «Con me, mi devono seguire per forza – commenta sornione il mister –. Non è una questione mentale, ma di cosa si vuole fare sul campo e di come si vuole approcciare una partita. Abbiamo saputo penare fino alla pausa, facendo in seguito un’ottima ripresa e meritando il bottino pieno». Un modo di pensare, che si traduce nella brama d’insaccare il pallone. «Il mio calcio è di voler andare sempre in avanti, e non attendere. E, questo, si tramuta in giocatori (due, tre) in area di rigore». Da qualche partita, infatti, il pubblico del Comunale non lamenta più i retropassaggi. «Il portiere che detiene maggior possesso dei centrocampisti è inammissibile». Mantenuto a dodici lunghezze lo Sciaffusa e in attesa del responso sulla licenza, l’intento è di chiudere in bellezza mettendo già le basi per l’anno prossimo. Sannino predica tuttavia calma, rimandando la palla... alla società. «Ora riposerò anch’io, perché in panchina corro e sbraccio come un giocatore». Conferma Jetmir Krasniqi, che ha ricevuto una botta sul piede, ma ha cercato in tutti i modi di restare in campo. «Il mister urla ovunque, sia in spogliatoio che sul rettangolo verde: se assimili le sue lezioni e riporti tutto in partita, risulta però efficiente. Ha preso il positivo, togliendo il negativo. Un lavoro duro e pesante, ma utile. È il suo metodo, bisogna seguire le sue indicazioni, ma oggi si può iniziare a vedere il tipo di gioco che vuole proporre». Fino alla pausa il centrocampo non ha funto da filtro, concedendo loro spazio di ripartire. Sannino ha però «cambiato qualcosa tatticamente. Nella ripresa siamo infatti stati più aggressivi, più alti, lasciando giocare meno i nostri rivali». Nelle ultime sfide la difesa è inoltre tornata solida. «È un lavoro che abbiamo fatto durante la settimana, rimanendo ben organizzati. Quando segni, si vede ancor di più la differenza».
Bellinzona - Neuchâtel Xamax (1-1) 3-1
Reti: 13’ Lusuena 1-0, 24’ Demhasaj 1-1, 70’ Nkama 2-1, 72’ Nivokazi 3-1.
Bellinzona: Enzler; Krasniqi (68’ Gorga), Sutter, Sauter, Mihajlovic; Lusuena (76’ Matondo), Sabbatini, Nkama (86’ Chacón), L’ghoul (68’ Da Silva); Nivokazi, Souza.
Neuchâtel Xamax: Omeragic; Fontana, Facchinetti, Hajrulahu, Soro (73’ Gonçalves); Lentini (63’ Mulaj), Salz (84’ Zahaj), Bamba, Ben Seghir (73’ Touati); Demhasaj, Hautier (73’ Koné).
Arbitro: Odiet.
Note: 982 spettatori. Ammoniti: 3’ Mihajlovic, 19’ Facchinetti, 32’ Ben Seghir, 84’ Matondo, 89’ Gorga. Bellinzona senza Chukwuemeka, Diarra e Sörensen (infortunati); Neuchâtel Xamax privo di Cabral (squalificato), Epitaux e Sidibé (infortunati).