Pablo Bentancur, patron del Bellinzona, ritiene che la garanzia supplementare chiesta al club per avere la licenza sia figlia di una congiura
«Se non ci danno la licenza, l’anno prossimo non iscriverò la prima squadra a nessun campionato, né di Prima lega né di Quinta lega», tuona al telefono Pablo Bentancur, patron dell’Ac Bellinzona, club che deve versare entro oggi a mezzogiorno una garanzia supplementare di circa 500’000 franchi. In assenza della quale, la Swiss football league non rilascerà alla società la licenza per il prossimo campionato.
Il problema è che la Sfl, che già aveva domandato (e ricevuto) una garanzia di 1 milione, ora pretende altri soldi. E questa ulteriore richiesta viene contestata dal club. Innanzitutto perché pare che Sfl non abbia specificato in alcun modo il motivo di tale richiesta supplementare: i dirigenti granata sostengono fra l’altro che i bilanci sono stati ritenuti a norma da ben due revisori, uno dei quali scelto dalla stessa Lega calcio. E poi perché a mo’ di garanzia il Bellinzona ha presentato come garanzia il contratto di una cessione di due giocatori al Fc Sion da poco conclusa, per un valore di oltre 600’000. È un sistema che si usa spesso, ma stavolta è stato rigettato, anche in questo caso senza fornire delucidazioni sul perché.
«Potrebbero accettare il contratto di cessione dei giocatori almeno temporaneamente, e darmi 48 ore per trovare i soldi necessari», aggiunge Bentancur. «Invece, niente da fare. È evidente che chi comanda nel calcio svizzero sta cercando di farci fuori, e al contempo di favorire lo Sciaffusa (che è invece retrocesso, ndr). Ce l’hanno su con noi perché al Tas abbiamo vinto il ricorso e si sono visti costretti a ridarci i 3 punti, ma soprattutto perché abbiamo fatto giurisprudenza, oltre ad aver messo in luce diverse lacune nei loro regolamenti. Ci hanno fissato un appuntamento per discutere domani alle 17 (oggi, ndr): ma è quantomeno paradossale, visto che pretendono che il mezzo milione venga versato entro mezzogiorno e che, se non lo versiamo, addio licenza. A cosa può dunque servire l’incontro? Ad ogni modo, se non avremo la licenza, intenteremo contro la Sfl una causa multimilionaria».
Bentancur potrebbe anche avere tutte le ragioni del mondo, anche perché non si capisce come mai, a fronte di un budget ridotto rispetto all’anno scorso, le autorità pallonare debbano aumentare l’entità delle garanzie richieste. Ma è innegabile che abbia sbagliato a parlare ripetutamente, durante il weekend, di cospirazione ai danni dell’Acb: non è certo il modo migliore per ingraziarsi coloro che stanno per calargli la mannaia sul collo. Anche perché lui vuole vendere il club ma – per intascare i soldi che chiede – ciò che vende dev’essere appetibile, cioè militare come minimo in Challenge League. Speriamo che la notte abbia portato consiglio.