I bianconeri chiudono a Cornaredo la loro stagione con un obiettivo ancora da raggiungere. Croci-Torti: ‘Sapremo farci trovare pronti’
“Last minute call”, ovvero ultima chiamata. Nell’ultima partita di campionato, sabato alle 18 a Cornaredo con lo Young Boys, il Lugano si gioca la propria presenza per la stagione 2025/26 nel calcio europeo. Ossia, dentro o fuori. Attualmente quarto in classifica, una vittoria gli darebbe la possibilità di competere come quest’anno nel panorama europeo. Con una vittoria non dovrebbe attendere i risultati dagli altri campi, confermerebbe l’attuale posizione in classifica. In caso di un pareggio o sconfitta, saranno determinanti i risultati del Losanna, impegnato a Ginevra, e del Lucerna che giocherà a Basilea contro il nuovo campione svizzero. Tre saranno gli assenti per l'ultima sfida: Martim Marques (squalificato), Mahmoud Belhadj e Mattia Bottani, quest’ultimo con dei problemi a un polpaccio. Quindi, recuperati Lukas Mai, pronto per entrare anche dal primo minuto, e Renato Steffen con un solo allenamento nelle gambe, ma che a tutti i costi ha voluto essere della partita e sarà convocato. «Domani non avremo difficoltà a trovare gli stimoli – afferma l’allenatore Mattia Croci-Torti –. Vogliamo raggiungere un importante obiettivo, che a inizio stagione tutti noi ci eravamo prefissati. Dobbiamo fare di tutto per raggiungere l’Europa. Conta solo quello che faremo domani, dimentichiamoci di tutto quello che è successo fino a oggi. Con lo Young Boys quest’anno abbiamo fatto delle buone partite, nelle ultime due non siamo riusciti a trovare la rete, ma in casa avevamo fatto una buona partita. Ripartiamo dalle motivazioni che abbiamo, più che dall’avversario che troveremo. Partiamo dal punto che abbiamo colto in trasferta a Losanna, che costringe le nostre rivali a fare risultati con squadre che hanno sicuramente ancora qualcosa da dire. Il Basilea è tranquillo, però con lo stadio tutto esaurito trovo difficile pensare che la squadra di Celestini non si impegni, anche perché tra una settimana andrà a Berna per la finale di Coppa Svizzera contro il Bienne. Ma pensiamo a noi stessi, deve essere la chiave per la partita che affronteremo domani».
Un Lugano non più lucidissimo, qualche energia è venuta a mancare, la squadra si aggrappa a questo altro ambìto successo di fine stagione. «A volte le gambe e i muscoli dipendono dalla testa. Molti di noi hanno fatto sport di squadra e sanno che tantissime motivazioni arrivano “da quello che sta sopra”. Sono convintissimo che se non avessimo avuto quei dieci minuti di débâcle con il Basilea, non avremmo visto le prestazioni di Ginevra e Losanna. La squadra aveva dei timori, questi arrivano dalla psiche. Il punto di Losanna ci ha fatto bene, ci ha permesso di ricaricare le batterie. Non erano due trasferte facili, le ultime che abbiamo affrontato, per via di tantissime cose. Il punticino che abbiamo nei confronti di Lucerna e Losanna, ci ha dato la possibilità in questa settimana di lavorare con convinzione e sono certo di poter fare un’ottima partita contro la squadra bernese, che non dimentichiamo è all’altezza della situazione».
Nella giornata di ieri, la società ha comunicato che a fine stagione a sei giocatori (Ignacio Aliseda, Roman Macek, Allan Arigoni, Milton Valenzuela, Boris Babic e Kacper Przybylko) non verrà rinnovato il contratto in scadenza. Il mister ha commentato così: «Queste sono soprattutto cose societarie. Alla fine sono quelle decisioni che lasciano delle emozioni, però fanno parte del calcio. Sono abituato da quando sono in questa società ad avere dei momenti nei quali ci sono tanti pensieri. Tanti giocatori che hanno dato tutto per la maglia bianconera, hanno poi trovato nuove squadre, nuove sfide. Ogni anno arriva questo momento particolare e speciale, ci sono tante discussioni che anticipano queste decisioni. Chi tra i giocatori è in odore di mercato, domani darà il massimo per far bene. Non possono esserci né scuse, né alibi, la testa deve essere presente. Ogni anno c'è qualche giocatore che è convinto di andare via e alla fine rimane. Tutti sanno quale posta ci sarà in palio. Finisce un percorso, se ne inizierà uno nuovo. L’anno prossimo ci sarà sicuramente un cambiamento, ci sarà tanta gente nuova, ma di questo ne parleremo settimana prossima a bocce ferme».