Il Portogallo esce alla distanza e ribalta la Germania

Fra Germania e Portogallo, tutto si decide nel secondo tempo. Se durante i primi quarantacinque minuti di gioco all’Allianz Arena le emozioni sono dispensate con il contagocce (limitandosi sostanzialmente a una per parte: un tiro rasoterra di Ronaldo parato senza problemi da Marc-André ter Stegen e una bordata da distanza ravvicinata di Goretzka neutralizzata d’istinto da Diogo Costa), nella ripresa è una girandola di brividi. Il Portogallo è il primo a sfiorare la rete, con Ronlando che al 47’ manca di poco l’aggancio con un pallone messo in profondità da un compagno. Scampato il pericolo, è la Germania fare centro, con Kimmich che alza un pallone per Wirtz, il quale di testa manda alle spalle di Diogo Costa.

Anziché insistere alla ricerca del raddoppio, a quel punto i tedeschi commettono l’errore di lasciare l’iniziativa ai loro avversari. E lo smaliziato Portogallo non si fa pregare per prendere in mano le operazioni, riuscendo a ribaltare il punteggio nell’arco di appena quattro minuti. Il pareggio è frutto di un’invenzione di Conceição. Appena buttato nella mischia, il 22enne, ricevuta palla poco dentro la metà campo avversaria, con un paio di falcate si porta fino a una ventina di metri dalla porta e poi lascia partire il tiro angolato che supera imparabilmente ter Stegen. Incassato il gol, la Germania va nel pallone e si fa prendere in contropiede dall’accoppiata Mendes-Ronaldo, con quest’ultimo che manda la palla in fondo al sacco per il punto del sorpasso. Anche negli istanti che seguono, il Portogallo non smette di spingere, andando vicinissimo al gol della sicurezza. Senza trovarlo, ma centrando comunque la qualificazione alla finalissima.