Farsa a Cincinnati, il Bayern vince 10-0

Dieci a zero: È il farsesco risultato con cui si è chiusa a Cincinnati la sfida del Mondiale per club fra i campioni di Germania del Bayern Monaco e i dilettanti neozelandesi dell'Auckland City.

Ma è pure il risultato degli scellerati allargamenti delle manifestazioni voluti dalla Fifa. A competere nel torneo che dovrebbe rappresentare il meglio del calcio mondiale, infatti, a causa dei criteri d'ammissione – politici e geografici e non di merito – troviamo infatti compagini come quella neozelandese, che vale forse una squadra della nostra terza lega cantonale, incapace di superare la metà campo fino al 20' del secondo tempo e in grado di effettuare un solo tiro, a essere generosi, verso la porta avversaria. Squadre che, ovviamente, tolgono il posto a formazioni come il Barcellona, il Napoli, il Liverpool, e via discorrendo.

La penosa cronaca dice che dopo 21 minuti i bavaresi erano già avanti 4-0, mentre il parziale alla pausa recitava 6-0, col portiere tedesco Neuer – del tutto inoperoso – che stazionava fisso, come un libero d'altri tempi, all'altezza del cerchio di centrocampo a raccogliere i rilanci alla viva il parroco operati dai poveri neozelandesi. A far notizia è soltanto il fatto che, in tutto questo imbarazzante bailamme di reti, Harry Kane è rimasto all'asciutto. Sono invece andati in gol Musiala (tripletta), Coman, Olise e Thomas Müller, tutti e tre autori di una doppietta. Una rete, invece, per Boey. Davvero un pessimo biglietto da visita per questo nuovo torneo, orgogliosamente definito inclusivo dai vertici del calcio mondiale.