Coda polemica per l’assemblea straordinaria del Fc locarno svoltasi giovedì sera
«Non ci si comporta così con persone che ci hanno messo tempo e soldi. E ora, dopo un’assemblea surreale, io e Hendrik Klein siamo stati fatti fuori». Parole di Samuel Grigo, ex giocatore – anche delle Bianche casacche – e oggi procuratore che, insieme a Klein, da inizio luglio aveva raccolto l’eredità del presidente uscente del Football club Locarno Mauro Cavalli. Alla fine dell’assemblea straordinaria di giovedì, dopo che le dimissioni di Cavalli e altri membri di comitato – fra cui Tiziano Ronchetti – erano state accettate, e che il timone era ufficialmente passato a Klein e Grigo, lo stesso Ronchetti ha proposto a sorpresa se stesso come nuovo presidente. E l’idea è piaciuta: con una nuova votazione la carica è stata riassegnata a Ronchetti, ed è stata sancita l’entrata in comitato di sua moglie Barbara e degli ex giocatori Mirko Facchinetti, Matteo Tosetti e Loris Siccardi. «Non avevano il diritto di agire così», ribadisce Grigo. «Ho già dato mandato al nostro legale affinché venga invalidato quanto accaduto. Da inizio mese io e Klein dirigevamo ormai il club, abbiamo creato un nuovo staff tecnico e ingaggiato nuovi giocatori. Inoltre, dalla Svizzera interna – io da Zugo e Hendrik da Winterthur – venivamo in Ticino ogni due giorni, lavorando per il bene del Locarno e sottraendo energie alle nostre altre attività. Contro di noi c’è stata una macchinazione, fra l’altro con l’entrata in scena di ex giocatori che non hanno più il diritto di voto».
«Chi ha davvero a cuore le sorti del Locarno siamo noi», ribatte Tiziano Ronchetti. «Innanzitutto ritengo che l’assemblea straordinaria si sia svolta nella piena legalità. Non discuto il fatto che Klein e Grigo abbiano allestito una buona prima squadra, con un buono staff tecnico, ma a livello di gestione del club – e di organizzazione – erano già emersi diversi aspetti che davvero non andavano bene, e così abbiamo ritenuto doveroso intervenire subito, per evitare che la situazione degenerasse. Aspettare troppo si sarebbe probabilmente rivelato disastroso. Soprattutto, la nuova gestione non aveva per niente a cuore la sezione giovanile, che rischiava di essere del tutto trascurata. C’è una grande differenza fra dirigere un club per fare del bene e dirigerlo invece per guadagnarci dei soldi. Inoltre, a proposito di finanze, Klein e Grigo non erano nemmeno riusciti a trovare tutti gli sponsor che avevano promesso di portare». Insomma, affaire à suivre.