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C’è lo Xamax, non Martignoni Polti. ‘Troppe divergenze’

Con la notizia ancora fresca delle dimissioni del suo presidente, l’Acb domani torna in campo per andare a caccia dei primi punti stagionali

‘Rimarrò comunque alla guida dell’Associazione’
(Ti-Press/Golay)
1 agosto 2025
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È un Bellinzona scosso dalla fresca notizia delle dimissioni, dalla carica di presidente, di Brenno Martignoni Polti quello che domani pomeriggio al Comunale (ore 18) accoglierà lo Xamax per il secondo turno del campionato cadetto, coi granata fermi in classifica a quota zero punti dopo che il match d'esordio, sul campo dell'Aarau la scorsa settimana, era stato sospeso per impraticabilità del terreno di gioco al 65‘ con gli argoviesi avanti 3-1 nel punteggio.

Quello fra il presidente Brenno Martignoni Polti e i nuovi investitori del Bellinzona è stato fin dall'inizio un rapporto complicato, viziato da un modo antitetico di vedere le cose. E si diceva che, presto o tardi, fosse destinato a finire. E ora è successo. Le dimissioni riguardano soltanto il suo ruolo in seno alla prima squadra, mentre continuerà a svolgere la funzione di presidente dell'Associazione, e dunque anche del settore giovanile. Ecco uno stralcio del comunicato con cui Martignoni ha spiegato la sua decisione.

«Dallo scorso 17 giugno 2024 ho investito forze ed energie, a tutto campo, in un impegno, in cui credevo profondamente, battendomi con convinzione e senso di appartenenza al nostro territorio. Dall’avvio delle trattative per la cessione, mi sono invece confrontato con scelte e impostazioni, di cui non sono stato fatto in nessun modo partecipe. Anzi, da oltre un mese, mi sono visto sistematicamente escludere, per poi essere chiamato a un incontro con la proprietà, la prima volta, martedì 29 luglio 2025 a Lugano. Questi modi e queste modalità ora si scontrano con il mio essere e la mia persona. Non solo come professionista, ma pure quale figura pubblica di riferimento. Così stando le cose, esprimo, con effetto immediato, la mia cessazione della delega, conferita da ACB 1904 SA, per mandato diretto, da presidente delle prima squadra».

’Resterò alla guida dell'Associazione'

Presidente, il rapporto era davvero insanabile? «Sì. Troppe erano le divergenze. Il mio parere non è mai stato tenuto in considerazione, anche in situazioni in cui sarebbe stato saggio farlo. Mantengo comunque la carica per quanto attiene all'Associazione che mi è stata conferita dopo votazione e che, se proprio dev'essermi tolta, sarà anche in quel caso tramite votazione dei soci, non certo per decisione personale di una sola persona. A me sta a cuore in particolar modo il settore giovanile, che dipende appunto dall'Associazione. Ed è fondamentale che ciò rimanga di competenza di gente locale, che possiede certi valori e che tiene molto al loro mantenimento».