Il Lugano di Croci-Torti in viaggio per il Vallese con l’intenzione di lasciarsi alle spalle la sconfitta in Europa. ‘La partita l’abbiamo fatta noi’
Termina nel peggiore dei modi per il Lugano la gara di ritorno del secondo preliminare di Europa League sul campo dei romeni del Cluj: dopo lo 0-0 della scorsa settimana a Thun, infatti, i bianconeri sono stati sconfitti giovedì sera 1-0 ai tempi supplementari. E il rammarico è enorme, perché i sottocenerini la partita l'hanno largamente dominata, e se non l'hanno chiusa a proprio favore – e già entro i 90‘ regolamentari – è stato proprio per sfortuna.
A fare la partita è stato il Lugano, benché – pur provandoci in molti modi – i bianconeri non siano riusciti mai a trovare la via della rete. Per vedere un gol si è dovuto attendere il 50‘, quando Behrens ha sfruttato una maldestra respinta della difesa romena: il suo destro si è infilato nell'angolo più lontano della porta rivale, ma il punto è stato annullato dal Var perché il tedesco controllando il pallone, seppur involontariamente, se l’è aggiustato con la mano.
E invalidata è stata purtroppo anche una seconda rete, meno di 20‘ più tardi: stavolta Behrens – che aveva chiuso da distanza ravvicinata un'ottima combinazione Bislimi-Steffen – era in fuorigioco. L'intento del Cluj, racchiuso in difesa per tutto il match, è andare ai supplementari ed eventualmente ai rigori, e vi riesce. All'inizio dei prolungamenti, dapprima i romeni con Korenica costringono Saipi a salvarsi anche grazie all'aiuto del palo, e poi – con Sinyan – trovano la rete decisiva: su una palla decollata dalla bandierina del corner, il portiere luganese non esce in presa alta sui cinque metri, il gambiano colpisce di testa e manda il cuoio sotto la traversa, dove Streffen – piazzato sul secondo palo – non può arrivare malgrado il tentativo di salvataggio.
Da lì in avanti, ovviamente, è un arrembaggio sottocenerino, e Bislimi va vicino al pareggio con un'ogiva dalla lunga distanza che lascia di sasso il portiere avversario, ma a metterci una pezza è l'incrocio dei pali, che respinge la conclusione al fulmicotone proprio allo scadere del primo supplementare.
Negli ultimi minuti, Kelvin e Cimignani prendono il posto degli esterni Zanotti e Alioski – entrambi esausti – ma il sortilegio non si spezza, e a vincere, e dunque a proseguire nel cammino verso la fase a gironi di Europa League, è il Cluj. Il Lugano, invece, ‘retrocede’ nel terzo preliminare di Conference League, dove affronterà – proprio come lo scorso inverno – gli sloveni del Celje (che ebbero la meglio).
«C‘è grande amarezza per questa eliminazione», ha detto a fine partita il capitano Mattia Bottani. «La partita l'abbiamo fatta noi, ma purtroppo non l'abbiamo vinta, e nel calcio conta vincere. Ci hanno annullato due gol, abbiamo colpita una traversa, e abbiamo subìto una rete in una delle rarissime occasioni concesse. Ora non dobbiamo demoralizzarci, e andremo a Sion, si spera, senza troppo risentire della stanchezza e della delusione».
È dunque col morale condizionato da una sconfitta beffarda che i bianconeri scenderanno in campo domenica a Sion (ore 16.30) per disputare il secondo turno di Super League, torneo iniziato lo scorso weekend nel modo peggiore: i bianconeri, autori di una prova deludente sotto ogni punto di vista, erano infatti stati superati in rimonta a Cornaredo dal neopromosso Thun (2-1). Inevitabilmente, coach Mattia Croci-Torti – visto il ravvicinato concatenarsi di impegni – dovrà di nuovo operare un massiccio turnover, per evitare di logorare i proprio uomini. Innegabile, anche se l'annata è appena cominciata, è che i problemi visti nella seconda metà dell'ultima stagione – grande difficoltà a livello realizzativo e crescente incapacità di cogliere la posta piena – si stanno di nuovo manifestando, e in un modo che comincia a diventare preoccupante. V’è da dire, però, che in Romania di occasioni il Lugano ne ha create, pur non concretizzandole o vedendosele annullare dal Var, e questo è senz'altro un dato abbastanza confortante.