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Battuto il Basilea, Croci-Torti e il Lugano tornano a respirare

Dopo aver controllato il primo tempo ed essersi portati avanti 2-0, i bianconeri soffrono nella ripresa ma infine vincono 3-1

10 agosto 2025
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La giornata più delicata per coach Mattia Croci-Torti termina nel migliore dei modi: il suo Lugano finalmente ritrova il successo e la sua panchina viene di nuovo avvitata ai supporti che la tengono in piedi. Il Basilea campione in carica – dopo un primo tempo abulico in cui subisce due reti senza segnarne – nella ripresa reagisce e fa vedere i sorci verdi ai bianconeri, ma la sua rimonta si dimostra solo parziale. Il 3-1 con cui i sottocenerini si impongono vale il primo successo stagionale in campionato. Scongiurato dunque, almeno per ora, il ventilato e temuto licenziamento del tecnico momò.

‘Felice soprattutto per tifosi e giocatori’

«Sapevo che, avessimo perso di nuovo, la mia situazione sarebbe stata in pericolo, perché so come funzionano le cose nel calcio», riconosce il coach bianconero. «La vittoria è stata importante non solo per me, ma anche per ridare fiducia in se stessi ai giocatori: pure loro erano frustrati dopo aver subito 9 gol in 2 gare. Il successo aiuta a formare il gruppo. E sono felice per i tifosi, che ci hanno sostenuto anche dopo la sconfitta contro il Cluj. Era da marzo che non vincevamo in casa. Abbiamo cercato la vittoria alla nostra maniera, tenendo la palla. Ho apprezzato la compattezza di squadra, specie alla fine, quando stavamo soffrendo. Sapevo che l’11 titolare avrebbe messo in difficoltà il Basilea, temevo solo la stanchezza. Era pure l’occasione per mostrare a tutti che noi vogliamo essere protagonisti».

Nella fornace di Cornaredo si gioca a metà pomeriggio per volere della Lega calcio – ostaggio dei (magri) diritti televisivi – malgrado i 34 gradi che solo per miracolo non hanno messo ko qualche atleta o qualche spettatore. Ma è anche vero, del resto, che – come diceva Protagora – tutto è relativo: a Berna (31° C) si è giocato infatti addirittura alle 14.30, e dunque c’è quasi da consolarsi. In compenso, per gli stessi motivi, a inizio dicembre o a fine febbraio avremo il privilegio di assiderarci in campo e in tribuna alle 20.30...

La rinnovata cera dei bianconeri e la voglia di riscattare le ultime pessime prestazioni si vedono fin dall'inizio. Un Lugano intraprendente, dopo averci provato un paio di volte senza fortuna, trova infatti il vantaggio dopo una decina di minuti di gioco. Bislimi viene steso sulla riga dell'area da Otele, e Turkes indica giustamente il dischetto del rigore. Dagli 11 metri, glaciale come sempre, a trasformare è Grgic.

Il vantaggio non accontenta i padroni di casa, i quali – fatta la tara del ritmo tartarughesco dettato dal caldo torrido – insistono, e infatti hanno altre occasioni, anche se non realmente pericolose. Sull'altro fronte, forse per colpa dell'inguardabile completo viola sfoggiato per l'occasione, risulta inesistente per l'intero primo tempo – come del resto i propri compagni – Xherdan Shaqiri: l'ex nazionale passa il tempo a reclamare con l'arbitro, che spesso lo asseconda anche se non sarebbe il caso. La squadra più attiva è quella bianconera, e così al 31’ arriva il raddoppio: punizione mancina del rientrante Steffen che atterra calibrata sulla fronte di Papadopoulos, il quale non lascia scampo a Hitz.

Nella ripresa, com’è logico, il Basilea costretto a rimontare si risveglia dal torpore e prende in mano il pallino del gioco: a tratti, il Lugano è costretto a spazzare più lontano possibile i palloni che sempre più spesso – ma per fortuna non troppo pericolosamente – piovono nella sua area. Dopo un quarto d'ora di smarrimento, ad ogni modo, un bel tiro a giro di Dos Santos – deviato in corner dal portiere basilese – mostra che i sottocenerini hanno ancora un po’ di birra in corpo. Non abbastanza comunque per evitare che i renani accorcino le distanze: una palla calciata dalla bandierina viene purtroppo lasciata toccare ben tre volte in area da giocatori renani, finché Ajeti, di tacco, la spedisce alle spalle di Saipi (63’).

Gli ultimi minuti sono di grande sofferenza per i bianconeri – che faticano terribilmente a tenere il pallone –, anche perché Koutsias e Steffen, nelle sole circostanze in cui il Lugano si presenta dalle parti di Hitz, si mostrano troppo egoisti e vanificano l'opportunità di chiudere in anticipo il match. E allo scoccare del 90’, sarebbe potuta giungere anche la beffa, quando è la traversa a salvare Saipi (per il resto attento) dal clamoroso pareggio renano.

Infine, al 96’, con la porta basilese sguarnita perché anche Hitz è salito nel tentativo di colpire di testa su un corner di Shaqiri, Koutsias in contropiede segna il punto della liberazione. Rischiando parecchio – e con un po’ di fortuna – alla fine il Lugano la porta a casa. I problemi non sono certo risolti del tutto, ma almeno sono giunti i gol e i punti necessari per abbandonare il fondo della classifica.

Lugano - Basilea (2-0) 3-1
Reti: 11’ Grgic (rigore) 1-0. 31’ Papadopoulos 2-0. 63‘ Ajeti 2-1. 96’ Koutsias 3-1.
Lugano: Saipi; Papadopoulos, Mai (79‘ El Wafi), Marques (64’ Alioski); Grgic, Mahou (55’ Belhadj), Doumbia, Bislimi; Beherens (64‘ Koutsias), Steffen (79‘ Pihlström), Dos Santos.
Basilea: Hitz; Tsunemoto (46’ Soticek), Barisic (46‘ Vouilloz), Schmid, Adjetey, Leroy (82’ Kaio), Kade, Metinho (67’ Koindredi); Otele, Shaqiri, Carlos (46’ Ajeti).
Arbitro: Turkes.
Note: 4'256 spettatori. Ammoniti: 29‘ Kade. 39’ Metinho. 55‘ Grgic. 87’ Koutsias. 94' Shaqiri.