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L’attacco non produce reti e l’agonia è perpetua

Finisce in parità fra Wil e Bellinzona, che restano ultimi della classe. Secondo capitan Sadiku, però, ‘la strada imboccata è quella buona’

(Ti-Press)

Lo scialbo 0-0 della Lidl Arena è lo specchio dell’attuale situazione di Wil e Bellinzona, che si mantengono stabili in nona e decima posizione della graduatoria. Il duello, tra le due squadre della categoria cadetta dal peggior rendimento, rischia di prendere una piega decisamente negativa per i granata quando trascorrono solamente trenta secondi dal calcio d’avvio. L’abbraccio un po’ troppo affettuoso di Lopez su Bytyqi a un passo dal vertice dell’area non lascia altra opzione all’esperto direttore di gara Schnyder che quella di estrarre il primo cartellino giallo di serata. Tale sanzione è pericolosa, soprattutto perché il ruolo di difensore dello spagnolo implica un’attenzione ancor maggiore per il resto dei novanta minuti. Un compito che in seguito viene assolto con intelligenza e dedizione alla causa.

L’ex Ceuta si rivela inoltre abile a sbrogliare la matassa a seguito di un’uscita a vuoto sui venticinque metri di Godwin. Tutt’altro che impeccabile in un intervento che sarebbe potuto costare carissimo, il portiere dei ticinesi viene anticipato da Diarra, con il compagno di squadra bravo ad allungare in maniera puntuale la gamba e deviare la sfera in corner prima che venga indirizzata in fondo al sacco da Breedijk. È questa la più ghiotta opportunità della prima mezz’ora di una compagine di casa che prova a mantenere il controllo delle operazioni ma che, come suggerisce la classifica, fatica terribilmente, al pari degli avversari di turno, a gonfiare la rete. La prima conclusione nello specchio della porta si registra sul fronte sopracenerino, quando Sadiku prova a smuovere le acque nelle quali si annaspa con una girata di testa sul palo più lontano dopo un traversone di Lasso. Al nativo di Elbasani viene negata la gioia del gol dal preciso tuffo laterale di Muslija, i cui guantoni iniziano a sporcarsi al quarantesimo. Sul fronte opposto, a inizio ripresa, una punizione centrale di Schmid permette a Godwin di compiere un movimento simile, anche se meno complicato. In sostanza, le opportunità per sbloccare il punteggio si limitano a quelle citate. Il resto del lavoro su ambo i fronti consta principalmente in una manovra a cavallo del cerchio di centrocampo senza dare l’impressione di voler far davvero male in una ‘zona-tre’ poco frequentata dai due attacchi che, considerato quanto prodotto nel complesso, oseremmo definire spuntati.

Sabato prossimo, in un nuovo scontro di bassa classifica con l’Étoile Carouge, l’Acb dovrà giocoforza trovare il modo di segnare. Il che significherebbe pure riprovare le sensazioni di giubilo oramai dimenticate all’ombra dei Castelli. «Abbiamo creato delle occasioni che lasciano un po’ l’amaro in bocca, ma la squadra ha imboccato la strada buona. Speriamo di riuscire finalmente a conquistare il bottino pieno», le dichiarazioni a caldo di capitan Armando Sadiku.