Il Cdr precisa che la frase critica era riferita alla partita di calcio e che l'estrapolazione fuori contesto ha provocato il fraintendimento
"A scanso di equivoci, molto spiacevoli, si chiarisce che il collega Jacopo Cecconi non ha mai nemmeno pensato di accennare o alludere all'eliminazione dello Stato di Israele. Cosa inverosimile anche per i suoi trascorsi professionali". Così il Cdr del Tg3 sulla polemica per le parole pronunciate dal giornalista Cecconi in occasione di Italia-Israele.
La frase che ha destato critiche, "l'Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo vincendo", sottolinea il Cdr, "è stata estrapolata dalla diretta del Tg3 di stasera e faceva parte di un discorso riferito esclusivamente alla competizione calcistica". Nella cronaca, Cecconi, prima della frase oggetto di polemica, aveva detto, precisa il Cdr: "Da questa piazza arriva il messaggio che queste persone ritengono che questa partita non si dovesse giocare, che Israele dovesse essere esclusa dalle competizioni. Allo stadio ci saranno 10mila persone, circa la metà della capienza".
"È evidente che l'uso strumentale e fuori contesto della sola ultima frase costituisce un grave fraintendimento - aggiunge il Cdr. - La parola 'almeno' è chiaramente riferita all'eventualità di esclusione a tavolino che era stata ventilata nelle settimane scorse".