Calcio

Padroni del destino e con le carte in regola

A Losanna la Svizzera ha piazzato il suo campo-base di quello che potrebbe essere l’ultimo stop sulla strada dei prossimi Mondiali

Yakin sembra indicare ad Amenda la via da seguire
(Keystone)
10 novembre 2025
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È una Nazionale svizzera con gli occhi ben puntati sui Mondiali dell’anno prossimo quella che si è riunita a Losanna per preparare le due partite che potrebbero regalare ai rossocrociati il lasciapassare per la fase finale. Un ticket che gli uomini di Murat Yakin potrebbero già staccare al termine della partita contro la Svezia di sabato a Ginevra (con calcio d’inizio alle 20.45). «All’inizio di queste qualificazioni avremmo sicuramente messo la firma per trovarci in questa posizione», aveva dichiarato il selezionatore della Nazionale negli scorsi giorni, al momento di rivelare i 25 convocati per questo ultimo raduno dell’anno. Con 10 punti in quattro partite, la Svizzera ha infatti tutte le carte in regola per confermare la sua qualificazione.

Una vittoria contro gli scandinavi sabato allo Stade de Genève garantirebbe ai rossocrociati il biglietto per il Nord America, anche se il Kosovo dovesse contemporaneamente vincere in Slovenia. Solo un’improbabile sconfitta martedì prossimo a Pristina potrebbe quindi impedire agli elvetici la loro settima partecipazione consecutiva a un grande torneo.

D’altra parte, lo scenario peggiore vedrebbe la Svizzera ottenere meno punti dei kosovari sabato, in tal caso, bisognerebbe evitare a tutti i costi la sconfitta tre giorni dopo in quella che sarebbe una vera e propria ‘partita della paura’ a Pristina.

Con lo statuto di favorita

Ma Murat Yakin, come tutti i responsabili dell’Asf, preferisce non pensare a quello scenario. A Losanna, la delegazione elvetica ha un’intera settimana per prepararsi al meglio. Si allenerà ogni giorno a Vidy, allo stadio Juan-Antonio-Samaranch, prima di recarsi venerdì all’estremità del Lemano.

La Svizzera ha dimostrato di essere nettamente superiore ai suoi avversari. La vittoria in Svezia dello scorso 10 ottobre (2-0) consentirà ai rossocrociati di affrontare la partita di sabato da favorita, così come la trasferta in Kosovo, alla luce dell’esito del primo... round di Basilea (4-0).

Quasi tutti i giocatori di punta di Yakin sono inoltre in ottima forma. I leader Manuel Akanji e Granit Xhaka brillano sia con l’Inter (coleader della Serie A) che col Sunderland (sorprendente quarto in Premier League). In attacco, Breel Embolo, Ruben Vargas e Fabian Rieder hanno tutti segnato questo fine settimana con i rispettivi club.

Chi al posto di Freuler?

L’unica nota negativa è data dall’assenza di Remo Freuler, così prezioso al fianco di Granit Xhaka dall’inizio delle qualificazioni.

Ancora senza Denis Zakaria (adduttori) e Ardon Jashari (perone destro), Yakin dovrà nuovamente sperimentare, nonostante avesse trovato la sua formazione tipo negli ultimi tempi. Vincent Sierro, che non gioca più con la Svizzera dal suo trasferimento in Arabia Saudita, non sarà la soluzione al rebus. È infortunato al polpaccio e salterà entrambe le partite. Djibril Sow, poco convincente a Lubiana (0-0), o Michel Aebischer, di ritorno dopo aver saltato l’ultima pausa per infortunio, sono in pole position. Anche Johan Manzambi gioca come numero 6 con l’SC Friburgo, ma Murat Yakin sembra considerare il ginevrino più come una soluzione offensiva.

Tami dice la sua sul ‘caso’ Okafor

A tenere banco, nei giorni che precedono il doppio confronto che chiuderà la campagna di qualificazione alla fase finale della prossima Coppa del mondo, in casa Svizzera è però anche un altro tema. Quello che ha come protagonista Noah Okafor, che negli scorsi giorni si era lamentato per la sua esclusione dalla lista dei convocati da Yakin. Fuori dal giro della Nazionale da novembre 2024, venerdì scorso l’attaccante del Basileaa aveva espresso il suo malcontento a mezzo stampa, precisando: “Da allora non ho più parlato né con l’allenatore né con Pierluigi Tami. Non ha senso e posso dire che questo mi rende triste. Sono sempre puntuale. Forse, quando non sono titolare o non gioco sono un po’ contrariato, ma del resto è un sentimento che condividono tutti i giovani calciatori che hanno una certa ambizione”.

In sede di conferenza stampa in quel di Losanna, Tami risponde alle critiche di Okafor: «È un peccato dover sprecare energie e positività prima di due partite molto importanti. Non era opportuno fare questa dichiarazione adesso, mi ha dato fastidio vedere un articolo del genere. Cosa porta alla squadra? Niente. Se ha un problema, che chiami l’allenatore. Noah deve dare prova di umiltà e pazienza».