CICLISMO

Tappa a Denz, i favoriti aspettano le grandi montagne

Il Giro d'Italia si deciderà tra venerdì e sabato. Del Toro rimane in maglia rosa, con Richard Carapaz e Simon Yates sotto il minuto. Si è ritirato Ayuso

29 maggio 2025
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Due giorni di alta montagna, poi la passerella di Roma. Il Giro d'Italia 2025 è entrato in dirittura finale e la maglia rosa si deciderà nelle prossime 48 ore, con due tappe da far tremare i polsi: quella du Champoluc (quasi 5'000 metri di dislivello) e quella di Sestriere (4'500 metri). Isaac Del Toro affronterà le ultime salite con la maglia di leader sulle spalle. Il messicano si è brillantemente ripreso mercoledì dalla piccola crisi del giorno precedente, quando era stato attaccato e staccato da Richard Carapaz e Simon Yates. Il leader della Uae Emirates si è imposto a Bormio, dopo aver superato anche il mitico Mortirolo, con 4” di vantaggio sul francese Romain Bardet e su Carapaz, rafforzando in tal modo la sua posizione di leader della corsa.

Nella frazione di giovedì, con qualche salita iniziale ma dal finale completamente pianeggiante, chiusa con un circuito a Cesano Maderno, Del Toro ha terminato con il gruppo dei migliori, a 13’51” dal vincitore, il tedesco Nico Denz, membro di una fuga di oltre 30 corridori che ha caratterizzato la giornata. Denz è partito in solitaria a 18 km dal traguardo e ha scavato un vantaggio di un minuto che gli ha permesso di aggiudicarsi la sua terza vittoria al Giro d'Italia, dopo le due collezionate nel 2023.

Nulla è cambiato a livello di classifica generale. Per quanto riguarda i nomi importanti di questo Giro, va comunque sottolineato il ritiro di Juan Ayuso. Lo spagnolo, sofferente a un ginocchio dopo una caduta nella nona tappa e relegato a 49’ da Del Toro, suo compagno di squadra, giovedì mattina ha voluto prendere il via, nonostante un occhio tumefatto per la puntura di un calabrone subita nella tappa di mercoledì. A 110 km dal traguardo ha però deciso di mettere piede a terra, come due giorni prima di lui aveva fatto l'altro grande favorito, lo sloveno Primoz Rogilic.

Alla vigilia di due giornate decisive, il vantaggio di Del Toro sugli immediati inseguitori non è affatto rassicurante. Carapaz è il più vicino, con 41” di ritardo, ma l'ecuadoriano ha dato prova negli ultimi giorni di essere ancora molto brillante. Sotto il minuto anche il terzo classificato, Simon Yates (51”), mentre sfiora i due minuti il ritardo del sorprendente canadese Derek Gee (1’57”). Venerdì il menu prevede cinque salite, con in particolare il Col de Tzecore (16 km al 7,7% di media e 15% di pendenza massima), il Col de Saint-Pantaléon (16,5 km al 7,2/12%) e il Col de Joux (15.1 km al 6,9/12%), prima di Antagnod (9,5 km al 4,5/11%), salita di seconda categoria che porterà all'arrivo di Champoluc. Sabato i chilometri da percorrere saranno 205 con il Colle del Lyss (13,7 km al 4,3/12%), il Colle delle Finestre (18,5 km al 9,2/14%, Cima Coppi) e lo strappo finale verso Sestriere. Il Giro rimane più che mai aperto, lo spettacolo non mancherà.