Il danese non delude le aspettative e si lascia tutti alle spalle sul lungolago di Lugano. Con lui sul podio Lorenzo Fortunato e Filippo Baroncini
Era stato annunciato come uno tra i principali pretendenti alla vittoria finale della kermesse luganese, e Mads Pedersen non ha tradito le aspettative. Sul lungolago di Lugano ha messo tutti in fila con una gara d’attacco, lasciandosi alle spalle Lorenzo Fortunato, secondo, e Filippo Baroncini, terzo. Dopo due tentativi andati a vuoto, lo scatto decisivo è arrivato in prossimità del suono della campana che annunciava l’ultimo giro, per presentarsi braccia al cielo davanti al pubblico luganese in visibilio, che già l’aveva osannato al suo arrivo nel parterre della manifestazione. A Jorgen Nordhagen, il talentuoso giovane norvegese classe 2005, campione del mondo juniores dello sci nordico nel 2024, è andato il premio del corridore più combattivo, consegnato dal vicesindaco di Lugano Roberto Badaracco.
La giornata di corse è iniziata con le competizioni dedicate agi Scolari (fino all’età di 14 anni) iscritte nel circuito cantonale del Kids Tour, promosso dalla federazione ciclistica cantonale, che hanno visto la partecipazione anche di alcuni atleti della vicina penisola e da oltre Gottardo. Un buon numero di ragazze e ragazzi ha potuto confrontarsi sullo stesso percorso dei Big, sostenuti dal calore di un pubblico folto ed entusiasta, di buon auspicio per il futuro del ciclismo cantonale.
È poi stata la volta degli amatori, suddivisi in due categorie: gli Evergreens (con oltre 50 anni), e gli Young Seniors (sotto i 50 anni), che hanno dato vita a corse sprint a eliminazione sulla distanza di 2,9 chilometri molto combattute e spettacolari. Tra di essi, pure gli ex professionisti Sandro vitali, che ha bissato il successo dello scorso anno imponendosi nella categoria Evergreens, e Damiano Cunego, vincitore, tra gli altri successi, di un Giro d’Italia e di due Giri di Lombardia. Tra i partecipanti, da segnalare anche alcune Ladies, che hanno gareggiato assieme agli uomini. Tra di esse anche Giada Borgato, campionessa italiana della prova in linea tra le professioniste nel 2012.
C’è stato spazio pure per una sfilata con biciclette d’epoca con Morena Tartagni, una tra le icone dell’emancipazione delle donne nel ciclismo non solo italiano e, tra gli altri risultati, seconda ai campionati del mondo di Mendrisio del 1971.