Ciclismo

Jan Christen e le carte in regola per far saltare il banco

Per Michael Schär, l'argoviese può ambire al successo finale al Tour de Suisse. Sedici anni dopo l'ultimo trionfo elvetico, firmato da Cancellara

Occhi puntati sull’argoviese
(Keystone)
13 giugno 2025
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Michael Schär nutre grandi speranze per Jan Christen per il Tour de Suisse che scatta domenica da Küssnacht am Rigi. Il Ct della Nazionale rossocrociata vede nel giovane corridore argoviese un valido contendente per la vittoria finale.

Schär descrive l'ottantottesima edizione della corsa a tappe nazionale, con le sue salite relativamente brevi ma dure, come "atipica". Per l'ex professionista lucernese, che quest'anno ha preso il posto di Michael Albasini come allenatore nazionale, anche i corridori con un profilo come quello di Jan Christen hanno buone possibilità di trionfare nella classifica generale finale: «Questo Tour gli si addice per la sua esplosività – osserva Schär –. Ha davvero una possibilità nella classifica generale».

Che il ventenne argoviese abbia la gamba giusta di questi tempi lo attesta il quarto posto finale ottenuto al Giro di Norvegia a inizio giugno. Alla vigilia dell'appuntamento nordico, i punti interrogativi sul suo conto non concernevano tanto sulle sue prestazioni, quando sulla strategia della sua squadra, a capire se Christen avesse potuto godere della libertà necessaria per correre per la classifica generale in seno a una formazione, l'Uae Team Emirates, che ha nel portoghese João Almeida, secondo un anno fa alle spalle del britannico Adam Yates (Team Uae pure lui), il suo leader.

Da quando Fabian Cancellara aveva scritto il suo nome nell'albo d'oro nel 2009 della corsa (che allora si disputava sull'arco di nove giorni), i ciclisti rossocrociati non sono più stati in grado di lottare fino in fondo per il successo finale. Ad arrivarci più vicini erano stati Steve Morabito, quarto nel 2010, Mathias Frank, quinto nel 2013 e secondo nel 2014. Da allora, l'unico corridore svizzero capace di classificarsi tra i primi 5 è stato Stefan Küng, quinto tre anni fa.

Un anno fa, il direttore del Tour Olivier Senn aveva dovuto riconoscere che la gara, con i suoi quattro arrivi in montagna, era "un po' troppo difficile" per i corridori svizzeri. Matteo Badilatti era stato il miglior elvetico con il 15° posto finale, staccato però di dieci minuti dal vincitore del Tour Adam Yates. Il grigionese pedalerà nel gruppo, con i colori della Q36.5 anche quest'anno.

Küng, Bissegger e Hirschi a caccia di gloria di giornata

A differenza delle passate edizioni, quest'anno non ci sono cronometro disegnate per le caratteristiche dei vari Stefan Bissegger e Stefan Küng: nell'ultima cronometro di montagna da Beckenried alla Stockhütte sopra Emmetten, il duo turgoviese non è infatti tra i candidati alla vittoria. Bissegger e Küng devono quindi porsi altri obiettivi.

Schär, che sarà impegnato al Tour de Suisse soprattutto come direttore sportivo della Lidl-Trek, annovera anche Marc Hirschi tra i potenziali vincitori di una tappa. Non essendo riuscito a raggiungere la forma per il Giro d'Italia, il bernese è stato escluso dalla formazione del Team Tudor per il Grand Tour. «Marc può fare un super Tour de Suisse. Non vedo l'ora di rivederlo in azione», afferma ancora Schär.

Se si vuole trovare l'ultimo vincitore svizzero di una tappa del TdS con partenza in gruppo, bisogna guardare indietro nelle statistiche fino al 2021. Allora, Bissegger vinse a Gstaad (quarta tappa) e Gino Mäder ad Andermatt (ottava). Küng ha trionfato anche nella cronometro di apertura a Einsiedeln nel 2023.

Gli altri corridori svizzeri presenti nella lista di partenza provvisoria dell'88° Tour de Suisse sono Silvan Dillier, Johan Jacobs e Fabio Christen.