In Provenza, dopo i 171,5 chilometri di fatica della sedicesima frazione, primo successo francese alla Grande Boucle del 2025
È stato Valentin Paret-Peintre (Quick-Step) a imporsi in cima al Mont Ventoux al termine della sedicesima tappa del Tour de France. Il leader della corsa Tadej Pogacar (Uae), invece, ha saputo controllare al meglio il suo grande rivale Jonas Vingegaard, e dunque ha mantenuto invariato il proprio rassicurante margine nella classifica generale.
Vingegaard (Visma) si è mostrato combattivo negli ultimi 10 km, quando ha tentato più volte di staccare lo sloveno. Ma quest'ultimo ha sempre saputo rispondere agli attacchi, e negli ultimi metri è andato addirittura a rosicchiare altri due secondi al danese, che ora accusa 4'15" di ritardo.
Sotto il sole provenzale, i 165 corridori ancora in lizza sono partiti da Montpellier per i 171,5 km di una frazione che prometteva spettacolo già prima delle rampe finali (15 km) che conducevano in cima alla celebre montagna brulla. Fra i tre atleti in grado di dar vita alla prima fuga di giornata, formatasi dopo soli 10 km di gara, c'era fra l'altro anche l'elvetico Marc Hirschi (Tudor). La fuga più consistente è stata però quella formata da una trentina di concorrenti, fra i quali quattro membri della formazione rossocrociata Tudor. Gli ultimi quattro sopravvissuti all'azione si sono poi presentati ai piedi del Mont Ventoux con circa 7 minuti di vantaggio sul gruppo, e di 90 secondi su un manipolo di corridori fra cui c'erano anche l'irlandese Ben Healy (EF) e Valentin Paret-Peintre.
A 14 km dallo striscione d'arrivo è stato Enric Mas (Movistar) a cercare gloria personale, tentando un allungo. Il maiorchino, però, si è fatto riprendere a -3,5 km dai già citati Healy e Paret-Peintre, i quali sono poi andati a giocarsi il successo allo sprint. Ad avere la meglio, come detto, è stato il francese, che ha firmato il primo successo tricolore al Tour 2025. Mercoledì la carovana andrà da Bolléne a Valence, per una tappa di pianura che consentirà agli sprinter di mettersi in mostra. In seguito, si affronteranno invece le Alpi, dove Vingegaard potrà sperare di sferrare gli ultimi disperati attacchi alla leadership di Tadej Pogacar.
Forfait importante, alla vigilia della partenza da Montpellier, quello dell'olandese Mathieu van der Poel, che ha lasciato il Tour de France per problemi di salute. «Mathieu aveva sintomi influenzali da qualche giorno – ha comunicato martedì mattina l'Alpecin, la sua squadra –, ma lunedì pomeriggio le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate. In serata gli è salita la febbre ed è stato ricoverato all'ospedale di Narbonne per effettuare alcuni esami», si leggeva nel dispaccio della formazione belga. «Gli esiti parlano di una polmonite e così, in accordo col nostro staff medico, abbiamo deciso che dovesse abbandonare la corsa: la salute ha ovviamente la priorità. Ora il campione del mondo 2023 si riposerà almeno per una settimana, e poi effettuerà altre analisi».
Triplo vincitore del Fiandre e della Roubaix, Van der Poel stava disputando una buona Grande Boucle: aveva infatti vinto la seconda tappa a Boulogne-sur-Mer, aveva portato la maglia gialla e aveva preso parte a numerose fughe. In classifica, il trentenne nipote di Raymond Poulidor era staccato di un'ora e quaranta minuti dal leader Tadej Pogacar.