MOUNTAIN BIKE

L'ultima sinfonia di Nino Schurter a Lenzerheide

All'alba dei quarant'anni, il campionissimo rossocrociato ha scelto la data in cui salutare il mondo del professionismo

(Keystone)
17 agosto 2025
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Fra pochissime settimane Nino Schurter cambierà pagina, ritirandosi (definitivamente) dal professionismo. Che questa fosse la sua ultima stagione nel massimo circuito delle ruote grasse ormai era risaputo, ma ora c’è anche una data precisa del suo addio: sarà il 21 settembre in occasione della tappa di Coppa del mondo nella ‘sua’ Lenzerheide, dove conquistò la storica vittoria numero 34 in carriera e stabilì un nuovo primato nella disciplina superando il precedente record dell'eterno rivale Julien Absalon. Una cifra in seguito rimpinguata fino a 36, l'anno scorso in Val di Sole. "Ho dato tutto me stesso: corpo, mente nonché anima per la mountain bike. Uno sport meraviglioso, ma pure brutale. È stata comunque un'esperienza incredibile", ha dichiarato in un video pubblicato sui propri canali social.

La tappa di Lenzerheide segnerà dunque la fine di un'era per il movimento rossocrociato. Sì, perché Schurter può vantare una carriera leggendaria. Nel corso di quasi vent'anni di attività ha infatti conquistato un set completo di medaglie olimpiche – bronzo a Pechino nel 2008, argento nel 2012 a Londra e oro a Rio nel 2016 – nonché dieci titoli mondiali, l'ultimo dei quali nel 2022, e nove generali. Il suo curriculum sportivo difficilmente sarà eguagliabile nei prossimi anni. “Sono incredibilmente grato per tutto quello che ho raggiunto correndo da professionista. Ora è il momento di portare questa esperienza in un nuovo capitolo della mia vita, ma il futuro sarà (altrettanto) emozionante. Saluto la Coppa del mondo, tuttavia resterò nel mondo delle ruote grasse insieme a tutte le persone straordinarie che ne fanno parte”, ha continuato il grigionese, che nel mirino in questa stagione ha comunque ancora la rassegna iridata dinanzi al pubblico di casa di Crans-Montana. Dal 28 agosto al 14 settembre in Vallese sono in programma i Mondiali.

Un biker, ma soprattutto una persona, dai sani principi. Capace di affrontare tutto e tutti, dominando a lungo la scena. La notizia del suo addio era nell'aria da parecchio tempo, ma ora che si è trasformata in realtà non può che lasciare un pizzico di magone in tutto l’ambiente del ciclismo. Non solo la mountain bike. Il campionissimo rossocrociato non effettuerà la trasferta nordamericana che metterà la parola fine sulla corrente stagione. All'alba dei quarant'anni saluterà il circuito restando comunque sempre nel panorama in qualità di ambassador del suo team, la Scott (a cui è legato dal 2006, quando esordì da professionista disputando la sua prima gara in quel di Lugano), e atleta nelle discipline gravel e marathon. Tant’è che Schurter ha già svelato che nel 2026 tornerà alla Cape Epic, da lui vinta tre volte in carriera.