Avanti di due reti al quarantesimo, Il Lugano si piega al Losanna. Samuel Guerra: ‘Per l’ennesima volta ci siamo fatti sfilare di mano il match’
Losanna – Ha un gusto (amarissimo) del déjà vu l’epilogo della partita della Vaudoise Arena, con il Lugano che nel terzo tempo si fa rimontare due reti di vantaggio e poi addirittura superare negli ultimissimi scampoli di tempi regolamentari. Ancora una volta. L’ennesima serata di rimpianti per i bianconeri che, perdendo anche questa partita, benché la matematica non l’abbia ancora ratificato, hanno praticamente azzerato le già poche chance residue di riagguantare i play-in. Con tre partite ancora da disputare, i punti di distacco dalla decima classificata sono ormai sette... «Ancora una volta, una volta assolutamente di troppo, ci siamo fatti sfilare di mano una partita che fino alla seconda pausa avevamo saldamente in mano – si rammarica a fine match Samuel Guerra –. Così a caldo, quella che provo ora è una sensazione di ‘vuoto’. Non è il Losanna che l’ha vinta questa partita, ma siamo stati noi che siamo riusciti a trovare il modo di perderla. Fa male ancora di più pensando che non è la prima volta che ci capita: già diverse volte siamo stati rimontati e superati nel finale, ma ancora non siamo riusciti a imparare la lezione... E così ce ne torniamo a casa senza punti in una partita di capitale importanza per il nostro destino».
È più la frustrazione, la rabbia o la delusione la sensazione che prevale al temine di una partita così? «Forse, subito a caldo, c’era un pizzico di rabbia, che poi lascia il posto alla delusione. Si potrebbe anche tirare in ballo la sfortuna, ma sarebbe un alibi. È palese che è colpa nostra: dobbiamo davvero imparare a gestire meglio questo genere di situazioni».
Per due tempi abbondanti il Lugano è bravo a dettare il ritmo del gioco, contro un Losanna forse troppo dedito alla ricerca dell’estetica a scapito della concretezza. Pur chiudendo in avanti di un gol il primo tempo, i vodesi in diversi frangenti si ritrovano a dover rincorrere il disco che i bianconeri fanno girare in modo egregio. Poi, nel secondo periodo, gli uomini di Uwe Krupp passano ai fatti: tre reti in due minuti e spiccioli e la partita prende tutta un’altra piega. Ma, appunto, ancora una volta, sul più bello, sul Lugano cala il buio. «Stasera abbiamo fatto tante cose giuste, ma l’abbiamo fatto solo per due tempi e mezzo. Dobbiamo assolutamente imparare che occorre focalizzarsi su altre cose quando si è avanti di due gol, per evitare di farsi rimontare».
Quando al termine della stagione regolare mancano tre partite, un ritardo di sette punti sulla zona play-in è praticamente una sentenza... «In tutta franchezza io vivo questi giorni come se fossi in un tunnel buio, dove davanti a me c’è solo e unicamente la prossima partita. L’unica cosa che ora ci rimane da fare è metabolizzare questa sconfitta nel viaggio verso casa, poi fare un bel reset e pensare alla partita di domenica contro l’Ajoie, cercando di portare sul ghiaccio della Cornèr Arena le stesse emozioni, la stessa qualità di gioco e la stessa intensità mostrate in pista alla Vaudoise Arena, sperando che stavolta la lezione sia stata appresa, qualora si ripresentasse una situazione analoga».
Altro che ripiena
Prima Perlini, poi Kahun. Gli scorsi giorni in riva al Lemano, sponda Losanna, sono stati particolarmente frenetici sul fronte del mercato, con le notizie di due ingaggi che si sono succedute a brevissima distanza. Dapprima quella dell’arrivo del 28enne canado-britannico ex biancoblù Perlini, giocatore che quest’anno ha vissuto solo pochi scampoli di campionato in Khl (4 partite all’attivo). Buono più che altro per rinfoltire una colonia di stranieri, anche perché in queste settimane Geoff Ward si ritrova con Kuokkanen (25 punti in 35 partite), Raffl (15 in 14 match) e Pajuniemi (21 in 41 presenze) confinati in infermeria. Poi ecco il secondo annuncio: l’arrivo di Kahun, scippato al Berna con cui il 29enne germano-ceco ha rescisso il contratto. E questo non è certo un… saldo di fine stagione, visto che all’attaccante germano-ceco i vodesi hanno subito fatto sottoscrivere un contratto valido fino alla stagione 2026/27. Complici le citate assenze, entrambi vengono buttati nella mischia già contro il Lugano, dove, manco a dirlo, firmano assist e assist in seconda sulla prima rete dei vodesi. Non pago, Perlini bagna anche il suo debutto con un gol: quello del 2-3. Altro che ripiena...