Alla Gottardo Arena l’Ambrì doma il Berna. Per conoscere il destino di Müller e compagni occorrerà però aspettare sabato: ‘Sappiamo cosa fare’
Ambrì – La loro parte, gli uomini di Luca Cereda, la fanno. Alla Gottardo Arena l’Ambrì Piotta centra il suo secondo successo consecutivo, a spese di un Berna battuto 4-1. Col risultato che ha già assunto la sua forma finale alla seconda pausa. Ma se l’overtime, quello vero, tra leventinesi e Orsi non è necessario, per i tifosi biancoblù un’appendice va comunque in scena al termine dei tre tempi regolamentari che ancor prima delle 22 sono pronti per essere consegnati agli archivi. Mentre sulle gradinate della Curva Sud si spengono le ultime note della festosa Montanara, in un giovedì sera che potrebbe anche ratificare la matematica certezza dei play-in, parecchi mettono mano al telefonino per ‘smanettare’ fino ai risultati delle altre piste, dove diverse partite che possono dare la svolta decisiva al destino dell’Ambrì Piotta sono ancora in corso. Questi risultati però non sbrogliano una matassa che solo l’ultima giornata di regular season dipanerà per intero. Anzi, se possibile la ingarbugliano ancora di più: sarà infatti solo sabato che si deciderà a chi andranno i biglietti per i play-in e a chi i due... per le vacanze (nonché l’ultimo per i playoff diretti). In un gran ballo che vede coinvolte la bellezza di cinque formazioni, dall’Ambrì Piotta ottavo fino al Rapperswil undicesimo, staccate l’una dall’altra di soli tre punti. Un finale più thriller di così, insomma, non lo si poteva immaginare.
In tempi ancora non sospetti coach Cereda ci aveva visto lungo affermando che tutto (o quasi) si sarebbe deciso la sera del 1° marzo. Quando Miles Müller e compagni saranno ospiti del Friborgo, pure lui appunto ancora in piena lotta per difendere il suo posto nei playoff dal possibile ritorno del Kloten. «Sabato sarà la giornata in cui si deciderà il nostro destino; ci attende una partita difficile, ma non siamo nervosi: sappiamo cosa fare», sottolinea lo stesso numero 17 dei leventinesi, autore della prima rete nella sfida contro il Berna. «Non conta chi segna, ma il collettivo. È stata una bella vittoria di squadra, al termine di una partita fisicamente molto dura: questi erano tre punti molto importanti, e siamo andati a prenderceli. Avevamo più ‘fame’. Poi, beh, ogni tanto i dischi entrano, ogni tanto no... Stasera, tra quelli che sono finiti in fondo alla porta avversaria c’era pure il mio, e non può che farmi piacere!».
Se Miles Müller ha aperto la via verso il successo dei leventinesi, a sbarrare la strada agli Orsi, all’altro capo della pista, ci ha pensato un solido (e a fine partita acclamato) Janne Juvonen, autore di una convincente prestazione macchiata unicamente dal gol concesso una manciata di secondi dopo che i biancoblù avevano trovato il punto del 2-0 (11” per l’esattezza). «Dobbiamo gestire meglio quei frangenti: avevamo anche il ‘momentum’ dalla nostra parte», evidenzia il portiere finlandese, che poi si sofferma sull’abbondante minuto trascorso dai leventinesi in doppia inferiorità numerica a metà partita: «È stato uno degli episodi chiave della sfida. Il Berna ci ha messo sotto pressione, ma siamo riusciti a non capitolare, e quello ha contribuito a dare una svolta alla partita».
Prova e riprova, alla fine il powerplay dell’Ambrì Piotta fa centro. Le prime due opportunità dei biancoblù di giostrare con l’uomo di movimento in più si chiudono senza particolari sussulti: quando a metà del primo tempo Untersander si fa espellere per una trattenuta, i leventinesi non riescono a imbastire granché. La successiva superiorità numerica non va molto meglio, anche perché cade a cavallo della prima pausa, cosa che non facilita il compito agli uomini di Cereda. Poi, però, il powerplay biancoblù ingrana la marcia superiore e per gli Orsi son dolori: Untersander, che si fa pescare col bastone troppo alto, si fa un secondo giro sulla panca dei cattivi, dove stavolta la sua permanenza dura la miseria di 14 secondi; quanti ne bastano a Maillet per siglare il pesantissimo 3-1. Scampoli di gioco più tardi è Baumgartner a farsi spedire fuori, e Kubalik in… planata fa di nuovo centro. A quel punto Tapola corre ai ripari e chiama gli Orsi all’adunata per un timeout. Forse per suggerire loro di stare alla larga dalla panchina dei penalizzati, visto il rendimento in netto crescendo del powerplay dei leventinesi.