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‘Non servono miracoli, ma continuità e testa’

‘Siamo abituati a questo genere di sfide’. Ma stasera, nell’andata del primo round dei play-in col Rapperswil, proibito sbagliare per Bürgler e compagni

In lotta con Fabian Maier: un duello destinato a ripetersi
(Ti-Press)
4 marzo 2025
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Ambrì – La regular season è una cosa, i play-in tutt’altra. Chiuso un capitolo, per l’Ambrì Piotta ne inizia dunque uno tutto nuovo. Nel cui incipit c’è un nome: Rapperswil. Quello stesso avversario contro cui i biancoblù nella stagione regolare avevano vinto due partite, entrambe le volte oltre il sessantesimo (una all’overtime e una ai rigori), e perse altrettante (una ‘secca’ e una oltre il sessantesimo). Ma quella, appunto, era un’altra storia. Stavolta si gioca un doppio confronto ravvicinato e in palio c’è una posta che va ben oltre i classici tre punti. Perché uscire vittoriosi dalla doppia sfida con i sangallesi significherebbe mantenere vive le speranze di prendere una delle ultime due carrozze per la volata per il titolo. Perdere, invece, equivarrebbe a chiudere lì la stagione. Il margine d’errore, insomma, è praticamente nullo. Cosa cambia allora nell’approccio di una partita come questa? Alla domanda risponde Dario Bürgler, uno che di sfide da ‘dentro o fuori’ ne ha già vissute parecchie. Le ultime della serie proprio un anno fa, al medesimo stadio della competizione, quando i biancoblù persero il doppio confronto con il Lugano nel primo turno e quello con il Bienne... nell’esame di ripiego. «A mio modo di vedere molto dipende anche da come ci arrivi a queste sfide – racconta il 37enne svittese –. Bene o male nelle ultime settimane siamo comunque già stati confrontati con una serie di partite delicate e dalla notevole posta in gioco, dunque sotto questo aspetto per noi cambia relativamente poco. Se siamo arrivati fin qui è anche perché in questo mese e mezzo abbiamo visto quello che è il modello di gioco ideale da seguire per vincere le partite; ora dobbiamo insistere sulla sua messa in pratica. Non dobbiamo andare sul ghiaccio pensando di fare miracoli, ma cercare di fare esattamente ciò che abbiamo fatto in queste ultime partite, ovviamente cercando di gestire quel turbine di emozioni che ti danno le partite della post-season».

Sabato a Friborgo, nell’ultima stagionale, tuttavia, le cose non sono andate per il verso giusto. Rischiando addirittura di compromettere una qualifica che alla vigilia di quella partita pareva quasi acquisita... «Dopo la sconfitta alla Bcf Arena i sentimenti erano contrastanti. Da un lato c’era la delusione per non essere riusciti a sfruttare l’opportunità di difendere l’ottavo posto in classifica e per la prestazione sottotono, ma dall’altro c’era comunque la soddisfazione per aver centrato la qualifica per i play-in. Adesso però comincia tutta un’altra storia: dobbiamo sfruttare quello slancio, anche emotivo, che ci ha dato l’ultimo mese e mezzo, in cui per qualità delle prestazioni abbiamo avuto un sensibile crescendo».

La prima delle due tappe che potrebbe portare Bürgler e compagni al secondo turno dei play-in, ed eventualmente da lì ai playoff, è in programma per questa sera alla Gottardo Arena: quanto conta il fattore-pista in una sfida andata e ritorno? «Iniziare davanti al nostro pubblico è sicuramente una cosa positiva, e che cercheremo di sfruttare nel miglior modo possibile. D’altro canto questo non è il momento di fare calcoli o speculazioni, ma quello di dare il massimo, senza se e senza ma, in ognuno dei due confronti di questo play-in». A questo genere di partite l’Ambrì Piotta, del resto, è abituato, avendole già vissute sulla sua pelle un anno fa. Allora però i biancoblù, pur partendo dall’ottava posizione, avevano sciupato la doppia possibilità di staccare un biglietto per i playoff, perdendo come detto nel primo turno dal Lugano e poi dal Bienne (in entrambi i casi pareggiando la prima partita e perdendo la seconda). Rispetto a dodici mesi fa, qualcosa è stato rivisto nel regolamento: anche le reti, infatti, avranno un loro peso ai fini dell’esito globale del confronto: cosa cambia per voi? «Una lieve ma sostanziale modifica del regolamento che, così com’è stato rivisto, personalmente credo sia più corretto. Con questo correttivo non ci si può più permettere di prendere una sera ‘libera’, o parte di essa, ma occorre spingere dall’inizio alla fine di entrambe le partite». Paradossalmente, la serie potrebbe decidersi non solo sul ghiaccio, ma anche dall’altra parte della balaustra, con tutta una serie di scelte tattiche (anche azzardate) tese a mettere più fieno in cascina possibile, inteso come differenza-reti. «Sì, sicuramente nella testa dello staff tecnico delle rispettive squadre ci saranno anche questi pensieri, ma non in quella dei giocatori. O, almeno, non nella mia: il mio focus ora è tutto orientato sulla partita, a far sì di presentarmi il più pronto possibile all’appuntamento con la prima sfida col Rapperswil».

Qualora l’Ambrì Piotta dovesse andare oltre la prima tappa di questo percorso, sulla strada che porta ai playoff si ritroverebbe di fronte uno tra Langnau e Kloten, squadre che, teoricamente, non incutono così timore... «A questo punto del torneo, il potenziale dell’una o dell’altra non contano, ma i fatti sì. E questi fatti dicono che queste squadre dopo cinquantadue giornate si sono meritate il diritto di giocarsi gli ultimi biglietti per la volata per il titolo, e come tali vanno rispettate. Non sarà facile per nessuno spuntarla, ragion per cui concentriamoci sul fare un passo alla volta, per vedere dove ci porterà questo percorso. Sarebbe anche arrogante pensare già allo step successivo».

Dagli spogliatoi

Curran in forse

La vigilia del primo atto della doppia sfida di play-in contro il Rapperswil porta qualche novità sotto le volte della Gottardo Arena. In un allenamento che non vede scendere sul ghiaccio Curran, tenuto precauzionalmente a riposo dopo essere uscito ammaccato dalla sfida della Bcf Arena di sabato (e dalla cui disponibilità dipenderà anche la formazione che Cereda deciderà di mettere sullo scacchiere contro i sangallesi), e che Kubalik termina prima del solito per poi partire, assieme al ‘diesse’ Paolo Duca, alla volta di Berna per la consueta cerimonia di premiazione dei topscorer della Lega nazionale.

Sul ghiaccio si vede pure Arnaud Montandon, attaccante classe 1991 in forza al Sierre (31 punti in 50 presenze in Swiss League), di cui l’Ambrì Piotta ha attivato la licenza B.