Hockey

Le semifinali come obiettivo minimo: le carte in regola ci sono

Medaglia d'argento un anno fa, la Svizzera di Patrick Fischer a Herning si presenta puntando in alto. Ma dovrà iniziare subito a carburare

Il selezionatore dei rossocrociati sembra indicare la via da seguire
(Keystone)
7 maggio 2025
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Trascinata da Nico Hischier e Timo Meier, è una Svizzera ambiziosa quella che venerdì comincia la sua avventura ai Mondiali di Herning. Dove la selezione di Patrick Fischer ha tutte le carte in regola per puntare almeno alle semifinali. A patto però di acquisire un livello competitivo sin dalle prime partite. I rossocrociati, vicecampioni mondiali la scorsa primavera a Praga, stavolta non potranno infatti speculare su un'entrata in materia soft, considerato che già nel loro primo impegno, (venerdì alle 16.20) si troveranno di fronte la Cechia per la rivincita della finale dello scorso anno. Per poi doversela vedere l'indomani con i padroni di casa della Danimarca, in una pista che sarà logicamente quasi interamente votata alla causa degli scandinavi. Lunedì, a chiusura dell'impegnativo trittico d'esordio, sarà poi la volta degli Stati Uniti. Un compito sicuramente non facile, ma nemmeno impossibile per la truppa di Fischer.

Il quale, per sua fortuna, può contare sugli ‘evergreen’ Andres Ambühl e Leonardo Genoni, oltre che su una difesa farcita di uomini d'esperienza. Sette giocatori convocati per la spedizione di Herning facevano infatti parte del reparto difensivo schierato a Helsinki nel 2022. Sei erano presenti nel 2023, e altrettanti lo scorso anno a Praga. A livello di singoli, Janis Moser dovrebbe prendere il posto dell'infortunato Roman Josi e fare coppia con Andrea Glauser, mentre Jonas Siegenthaler è abituato a giocare con Dean Kukan. Christian Marti, dal canto suo, potrebbe essere schierato in coppia con Michael Fora. Dominik Egli, Tim Berni e Sven Jung sono gli altri tre terzini selezionati.

La forza della doppia coppia d'attacco

In attacco, la forza di questa squadra sta soprattutto nell’... indiavolato duo formato da Nico Hischier e Timo Meier. Con 39 gol in 80 partite, il cecchino vallesano questa stagione ha raggiunto un nuovo livello. Terribilmente efficace in entrambi i settori della pista, il capitano dei Devils ha migliorato tutte le sue qualità. Pur avendo segnato ‘solo’ 28 gol in 85 partite, Timo Meier resta dal canto suo un attaccante di grande talento col fisico di un bufalo. E quando si mette in moto con i suoi 100 kg di stazza, l'appenzellese è difficile da contenere.

A Helsinki nel 2022 e a Riga nel 2023, Fischer aveva spesso schierato Damien Riat all'ala di Hischier e di un altro nordamericano fra i vari Meier, Nino Niederreiter o Kevin Fiala. Con quest'ultimo che, eliminato al primo turno dei playoff con i Kings, dovrebbe raggiungere già nelle prossime ore il gruppo a Herning. L'anno scorso Fiala era sbarcato a Praga in extremis, dopo la nascita del suo primo figlio, finendo il torneo come Mvp.

Un'altra coppia abituata a giocare e vincere insieme è quella formata da Denis Malgin e Sven Andrighetto. L'accoppiata dei Lions campioni svizzeri nelle ultime due stagioni, non necessita certo di presentazioni. A Zurigo il duo brilla, garantendo al direttore sportivo Sven Leuenberger quasi il medesimo apporto di due stranieri supplementari sul ghiaccio. Il compito di Fischer sarà quello di trovare il giusto complemento per la loro linea, al suo primo Mondiale assieme.

Cinque nuovi attaccanti

Se i primi due terzetti d'attacco sono di buon auspicio per il futuro e offrono una reale stabilità, gli infortuni subiti da alcuni degli eroi di Praga hanno spinto Fischer e il suo staff ad apportare alcune modifiche. Di conseguenza, cinque persone (6 con il portiere Stéphane Charlin) faranno la loro prima apparizione a un Mondiale, o perlomeno sentiranno l'aria danese. Nella rosa definitiva devono figurare al massimo 25 giocatori, tra cui tre portieri. Giocatori che poi devono essere iscritti alle partite: l'anno scorso, ad esempio, Thierry Bader non ha mai messo piede sul ghiaccio, cedendo il suo posto a Kevin Fiala.

Con i suoi 21 anni, Nicolas Baechler, eccellente con lo Zurigo in un ruolo più difensivo, è il giocatore più giovane della squadra. Simon Knak è stato molto bravo con il Davos e in fatto di forechecking sa il fatto suo. Lo stesso vale per Sandro Schmid del Friborgo, che può giocare all'ala o al centro. Dario Rohrbach, salito alla ribalta in tarda età con il Langnau, sta concludendo la sua stagione da sogno con una convocazione ai Campionati del mondo, mentre Tyler Moy dopo tre ottime stagioni con il Rapperswil e un'entusiasmante preparazione agli ordini di Fischer, ha finalmente la sua occasione sul grande palcoscenico iridato.

Per tutti il primo importante test, come detto, è già in programma venerdì contro quei cechi che, guidati da un certo Davis Pastrnak, avevano battuto gli elvetici nella finale di un anno fa a Praga.